Scuola della Parola: «San Paolo ad Atene e a Corinto»
Lunedì scorso il sesto incontro online della Pastorale Giovanile
TORTONA – «Non dobbiamo testimoniare altro, che Cristo è mor-to e risorto». È questo il cuore del messaggio che don Claudio Baldi, parroco del Duomo di Tortona, ha voluto lanciare a giovani e adulti collegati online lunedì scorso per il sesto incontro della “Scuola del-la Parola”, organizzata dalla Pastorale giovanile diocesana, sul tema “Atene e Corinto”.
Commentando i capitoli 17 e 18 degli Atti degli Apostoli, il sacerdote ha spiegato come i due viaggi di San Paolo nelle città greche siano stati diametralmente opposti: ad Atene, città della cultura e della filosofia, è stato giudicato «un ciarlatano» alla fine del discorso all’Areopago, mentre a Corinto, «città immersa nel peccato», il suo annuncio ha avuto successo.
È bastato cambiare criterio: «A Corinto Paolo non ha parlato di poesia e di sofismi, come aveva fatto ad Atene tra i filosofi, ma ha parlato della croce di Cristo portandola lui in prima persona» ha ricordato don Claudio.
«Corinto era completamente diversa da Atene, era una città di mare, con due porti, e non aveva la raffinatezza filosofica di Atene, anzi era una città libera e licenziosissima, però qui il Vangelo attecchisce subito – ha aggiunto – e Corinto diventa una delle città che danno a Paolo, pur tra tante difficoltà, una grandissima consolazione. E non a caso qui rimane un anno e mezzo, un tempo lunghissimo, insegnando la Parola di Dio». E lo stesso criterio di Paolo va adottato anche oggi: «Tutto deve partire da qui. Da Cristo crocefisso e risorto. È questo il cuore della nostra testimonianza di cristiani» ha concluso don Claudio, ricordando anche, come Paolo che prende con sé gli amici Aquila e Priscilla e li coinvolge nella predicazione, «che il Vangelo non si annuncia mai da soli». Il prossimo appuntamento con la “Scuola della Parola” è in programma, sempre online sulla piattaforma Google Meet, lunedì 22 marzo, alle ore 21: relatore sarà don Luca Gatti sull’esperienza di S. Paolo a Efeso.
Oliviero Maggi