Fede e amore

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di Maria Pia e Gianni Mussini

Anche Gianni e Maria Pia si sono commossi per la tragedia dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso a 43 anni in Congo insieme al carabiniere Vittorio Jacovacci e all’autista congolese di cui le cronache troppo spesso dimenticano il nome: Mustafà Milambo.

Lombardo ma con sangue meridionale nelle vene, Luca aveva ereditato dalle sue origini la laboriosità e una fede semplice e concreta. Virtù che anche da ambasciatore non rinunciava a praticare. Promosse per esempio con la moglie Zakia la ong “Mama Sofia” per aiutare gli orfanotrofi pubblici di Kinshasa e realizzare un reparto di maternità.

Luca e Zakia si erano innamorati quando lui faceva il console in Marocco, a Casablanca. Un colpo di fulmine come quello che, nella stessa città, era scoppiato nel film omonimo tra i personaggi interpretati da Humprey Bogart e Ingrid Bergman.

Stavolta però era una storia vera, e molto più bella. C’era tuttavia un problema: lui cattolico venuto su all’oratorio, lei musulmana convinta. Ma se fede e amore sono autentici, gli ostacoli si superano. Dopo tutto, quando una persona prega sinceramente, non può non essere in buona fede: se dunque Luca si rivolgeva a Dio e Zakia ad Allah, in quel momento si trovavano in comunione mistica loro due insieme. E poi l’albero si riconosce dai frutti: tre figlie, un lavoro avvertito come missione e – appunto – il generoso impegno in attività benefiche.

Tutte cose a cui Gianni e Maria Pia sono sensibili. Compreso quel felice rapporto tra due religioni diverse: senza sciocchi buonismi (noi uomini siamo capaci di trasformare in violenza e ideologia persino la religione…) ma anche senza poco cristiane diffidenze.

Del resto al Centro di aiuto alla vita incontrano spesso mamme e coppie musulmane, mentre regolari rapporti con islamici intrattiene la loro terzogenita Lorenza, che vive a Istanbul. Una sua vicina di casa le fa un po’ da nonna e un po’ da zia; e lei ricambia andandole a fare la spesa in questi tempi difficili per il Covid. E il bello è che, da quando vive là, Lorenza ha approfondito anche le ragioni della propria fede cattolica.

Per rimanere in Turchia, qualche tempo fa – quando ancora si poteva viaggiare liberamente – Gianni e Maria Pia passarono da Efeso, la località cara a tante memorie cristiane. Tra queste la chiesetta della Dormitio Virginis: ovvero il luogo in cui secondo la tradizione sarebbe vissuta la Madonna prima di “addormentarsi” nel Signore. Era commovente veder pregare insieme le suo-re custodi di quel santuario e alcune pie donne musulmane. Velate queste, velate quelle: e tutte rapite in bisbigliante preghiera a Colei che per entrambe le religioni è la mamma di Cristo.

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