«Aiutiamo le persone fragili, provate dall’emergenza»
La castelnovese Patrizia Masino ha fondato la sezione regionale della “SIPEm SoS”
CASTELNUOVO SCRIVIA – Il 17 aprile 2020 la castelnovese Patrizia Masino (nella foto) doveva tenere un intervento di supporto psicologico presso il comando del-la Polizia municipale di Tortona.
Era una situazione complessa perché circa un mese prima la sede dei vigili urbani era stata chiusa per alcuni giorni con un’ordinanza del sindaco, essendoci molti agenti ammalati di Covid.
Tra loro c’era anche il vice comandante Andrea Gastaldo, 50 anni, che aveva accusato i primi sintomi il 12 marzo ed era stato ricoverato prima all’ospedale di Tortona e poi trasferito alle Molinette di Torino, dove è spirato la sera del 16 aprile.
È stato quello il momento in cui la psicologa, con un passato da volontaria nella Protezione civile castelnovese e specializzata in psicologia dell’emergenza, si è trovata a gestire un’urgenza nell’urgenza e ha cominciato a pensare che, forse, mancava qualcosa in grado di rispondere ai bisogni del territorio e utile alle emergenze sociali post pandemia. «Insieme ad altri colleghi delle province piemontesi – spiega Patrizia Masino – ho fondato la sezione regionale della “SIPEm SoS” (Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza Social Support), un’associazione senza fine di lucro, iscritta ai registri del volontariato di Protezione Civile e presente in diverse regioni d’Italia.
In squadra ci sono psicologi, psicoterapeuti, un’infermiera e una fisioterapista: siamo pronti a collaborare e a dare il nostro supporto professionale alle istituzioni e alle associazioni regionali e locali per creare una rete di protezione». Patrizia ha 49 anni ed è anche criminologa e mediatrice familiare: «Durante gli ultimi mesi di emergenza sanitaria sono aumentati i casi di famiglie e di adolescenti in difficoltà e di donne che, a causa di una “reclusione forzata” in casa, sono state spesso vittime di episodi criminali. Ci piacerebbe molto dar vita a connessioni con il centro di ascolto antiviolenza “me.dea on-lus” di Alessandria, fiore all’occhiello per il territorio».
E poi, non ultimo, c’è la “terza età”: «Tra le cosiddette “fasce fragili” ci sono le persone anziane, che difficilmente, prima della pandemia, si sarebbero recate in studio. Il Covid ha negato, in chi ha subito un lutto, la celebrazione di quei riti “di passaggio” (quali gli abbracci, il funerale, l’accompagnare il feretro al cimitero), che ha lasciato i parenti delle vittime “in sospeso”, incapaci di elaborare la perdita. Il nostro intento è creare dei progetti mirati, magari con le Università della Terza Età, i luoghi di cultura e di aggregazione, per gli anziani, tuttora nel limbo a cau-sa del dilagare del virus».
La “SIPEm SoS Piemonte”, di cui la Masino è presidente, ha la base in via Bandello 3, a Tortona.
Alessandra Dellacà