La vendemmia parte dall’Oltrepò

Visualizzazioni: 859

Buona qualità delle uve nonostante gelate e grandinate. Resta la preoccupazione per la cantina sociale di Canneto Pavese, che ha cambiato ancora il presidente. L’assessore Rolfi: «Fenomeni speculativi favoriti da un sistema nebuloso di mediatori»

Per il secondo anno consecutivo l’Oltrepò pavese ha ospitato l’avvio ufficiale della vendemmia sul territorio lombardo.

Una raccolta delle uve 2021 che si prospetta di buona qualità, nonostante le gelate primaverili e le due grandinate estive che hanno colpito il territorio, anche se resta la preoccupazione per il futuro della cantina sociale di Canneto Pavese, che, nel frattempo, ha cambiato ancora il presidente, che ora è Giuseppe Papavero.

Il taglio dei primi grappoli, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, e del sottosegretario alle Politiche agricole, Gianmarco Centinaio, è stato all’azienda agricola “Maggi Francesco” di Montescano, preceduto da una tavola rotonda all’enoteca del Buttafuoco storico di Canneto Pavese, con i rappresentanti dei Consorzi, di aziende agricole locali e della Camera di commercio di Pavia.

«La nostra vicinanza alle aziende c’è stata e ci sarà sempre, – ha assicurato Rolfi – Volendo fare un bilancio a metà del percorso il mio giudizio, a due anni e mezzo dal primo tavolo in Oltrepò, è positivo: tante iniziative sono state avviate, dal nuovo Consorzio, al progetto Riccagioia che sta muovendo i primi passi per arrivare a un polo unico dell’eccellenza per l’agricoltura 4.0; c’è il tema delle rese dell’Igt che il Consorzio ha deliberato recentemente e che avrà il suo percorso formale da settembre.

C’è ancora tanto da fare, ma l’enoturismo sta crescendo, il passaggio del Giro d’Italia ha dato i suoi frutti le aziende stanno lavorando con i turisti».

Rolfi ha lanciato, poi, la proposta della creazione di un osservatorio sui prezzi delle uve «per mettere in chiaro il costo di produzione e il prezzo che deve essere pagato»: «La bottiglia deve essere venduta a un prezzo dignitoso, – ha aggiunto – senza un ritorno non ci sono promozione, investimento e ricettività.

Da qui la mia proposta per porre fine a fenomeni speculativi favoriti da un sistema nebuloso di mediatori che caratterizza l’attuale procedura di fissazione del prezzo».

Per la presidente del Consorzio tutela vini Oltrepò Pavese, Gilda Fugazza, «ci aspettiamo una qualità buona, quindi una Bonarda super e un Metodo classico eccellente».

Sullo sfondo resta, però, l’incertezza sul futuro della cantina di Canneto: «L’urgenza ora è la vendemmia – afferma il neopresidente Papavero – che potrà essere effettuata solo in conto lavorazione da terzi non essendoci la possibilità per la cantina di operare in autonomia.

Noi ci abbiamo messo la faccia, se soci, associazioni o enti hanno soluzioni concrete da proporre, siamo disponibili al confronto».

Oliviero Maggi

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *