Le prime parole rivolte da Mons. Marini all’Arcivescovo Viola e alla nostra Diocesi

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Il messaggio. «“Nulla è meglio di Gesù Cristo”: non avrò mai altro da dirvi né altro da darvi. Voi siete tutti, proprio tutti, con me nel Cuore di Gesù e nella mia quotidiana preghiera.»

Eccellenza Reverendissima e carissima,

consegno a Lei, Vescovo Emerito e Amministratore Apostolico di Tortona, il mio primo Messaggio alla Diocesi, nel momento in cui viene resa nota la mia elezione a Vescovo di Tortona. A Lei rivolgo i sentimenti della mia gratitudine per il dono del Suo ministero episcopale in terra tortonese e per l’affetto fraterno che mi ha dimostrato in questi giorni. A Lei va anche l’augurio di un fecondo servizio alla Sede Apostolica, in qualità di Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Alla Chiesa che è in Tortona, Sposa già da me tanto amata nel Signore Gesù, nostro Salvatore e Redentore, nostro Tutto.

“Nulla è meglio di Gesù Cristo”. Sono parole scritte da sant’Ignazio di Antiochia (Lettera ai cristiani di Magnesia VII, 1), che desidero fare mie e rivolgere a tutti voi. Sono attualissime e vere “ieri, oggi e sempre” (Lettera agli Ebrei 13, 7). Non avrò mai altro da dirvi né altro da darvi. Noi tutti, nella comunione della carità, non avremo mai altro da dire e né altro da dare a quanti vivono nella nostra terra che, come ogni terra, ha sete irresistibile e inestinguibile di Lui, il Risorto da morte, Signore del tempo e della storia.

“Vieni Santo Spirito, invadi i cuori dei tuoi fedeli: e accendi in loro il fuoco del tuo amore”. Questa semplice e nota invocazione allo Spirito Santo ci ricorda che nulla possiamo senza la Sua forza creatrice.

La bellezza della vita nuova in Gesù, che è la santità, si realizza solo con la forza delicata e tenace del Suo infinito amore. Ogni fecondità apostolica trova la propria origine nella Sua opera incessante e infuocata. Chiediamo, senza stancarci, il dono dello Spirito di Dio, che “rinnova la faccia della terra”. 

“Nel momento in cui mi dà timore l’essere per voi, mi consola il fatto di essere con voi. Per voi, infatti, sono vescovo, con voi sono cristiano” (Discorso 340, 1). Con le parole di sant’Agostino apro il mio cuore a voi. Per confidarvi il mio timore: l’essere per voi Vescovo.

Per confidarvi la mia consolazione: l’essere con voi cristiano. Pregate tanto per me, perché io sia sempre per voi e con voi secondo la volontà del Signore. Voi siete tutti, proprio tutti, con me nel Cuore di Gesù e nella mia quotidiana preghiera.

Non dimentico i venerati predecessori nell’episcopato sulla cattedra di san Marziano, segno di una tradizione ininterrotta nella quale, con trepidazione, vengo a far parte per decisione del Santo Padre Francesco, al quale va la mia profonda gratitudine, anche per quanto mi ha donato negli anni in cui ho avuto la grazia di servirlo da vicino nelle celebrazioni liturgiche pontificie. Mi sia consentito anche un pensiero grato e ammirato a Benedetto XVI. Oltre al caro Mons. Viola, ricordo in modo particolare Sua Eccellenza Mons. Martino Canessa, come me genovese, Sua Eccellenza Mons. Luigi Bongianino, che ebbi modo di conoscere quando ero giovane sacerdote, e Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Canestri, che per me è stato padre nel sacerdozio e maestro nella fede nei primi anni del mio ministero.

Desidero raggiungere con un abbraccio fraterno i Vescovi della Regione Ecclesiastica Ligure, a cominciare da Sua Eccellenza Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova. Sono lieto di poter operare in comunione con loro al servizio delle popolazioni a noi affidate. Un pensiero di devoto affetto e sentita gratitudine rivolgo al Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo Emerito di Genova.

In questo momento, nel quale sarebbe mio vivo desiderio menzionare tutti e ciascuno – diaconi, persone consacrate e fedeli laici – mi sia consentito almeno salutare uno per uno i presbiteri della Diocesi.

Sono loro i primi collaboratori del Vescovo, loro i suoi figli e amici nel nome di Gesù, loro i primi che egli porta nel suo cuore di pastore. Grazie per quello che siete nella Chiesa! Grazie per quello che fate! Il Signore ci dia la grazia di vivere, sempre insieme e nello stupore per la chiamata ricevuta, la splendida missione che ci è stata affidata.

Indirizzo un saluto cordiale a tutte le Autorità civili e militari di Tortona, esprimendo il ringraziamento per il loro impegnativo e prezioso compito a favore alla Comunità e auspicando una proficua collaborazione a servizio del bene integrale di ogni persona umana e del bene comune.

Un grande figlio di questa nostra terra, san Luigi Orione, diceva con la fede straordinaria e la passione d’amore che gli erano abituali: “Con Cristo tutto si eleva, tutto si nobilita: famiglia, amore di patria, ingegno, arti, scienze, industrie, progresso, organizzazione sociale.

Senza Cristo tutto si abbassa, tutto si offusca, tutto si spezza: il lavoro, la civiltà, la libertà, la grandezza, la gloria del passato, tutto va distrutto, tutto muore” (Scritti 53, 6). Don Orione aiuti tutti noi a non dimenticare questa Verità, che è Via e Vita.

Aspettando con gioia il momento di incontrarvi e di iniziare insieme un tratto del nostro pellegrinaggio terreno, “nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo” (dalla Liturgia), in Lui tutti e ciascuno vi abbraccio, vi saluto “con il bacio santo” (2 Cor 13, 12) e, di cuore, vi benedico.

La Madonna della Guardia, nostra Madre e Regina, ci custodisca tutti.

Mons. Guido Marini

Vescovo Eletto di Tortona

29 Agosto 2021

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