Una lezione da non dimenticare
Dall’esperienza maturata nelle corsie del reparto è nato il libro Una lezione da non dimenticare – Cronaca della battaglia per sconfiggere il Covid-19 senza panico né catastrofismo (Cairo Editore), scritto da Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico “San Martino” di Genova e membro della task force Covid-19 della Liguria. Il volume è stato presentato giovedì 29 luglio nell’androne di palazzo Dellepiane, a Novi Ligure. A organizzare l’evento, che ha chiuso la rassegna “Novi d’autore” prima della pausa estiva, è stata l’amministrazione comunale e in particolare Giacomo Perocchio, consigliere comunale, coordinatore cittadino della Lega e medico presso lo stesso policlinico genovese dove lavora Bassetti. La presentazione è stata inizialmente accompagnata dalle voci di protesta di un gruppo no vax che si è ritrovato in piazza Dellepiane, poi allontanato dalle forze dell’ordine prontamente intervenute. La reazione di Bassetti è stata molto dura: «Se chi è contro il vaccino pensa che questi siano gli strumenti per fare comunicazione, si sbaglia di grosso. L’unico terreno è quello della scienza. Io vado avanti a testa alta e non indietreggio affatto». A dialogare con l’autore è stata Sara Manfuso, opinionista televisiva e presidente dell’associazione “#Iocosì”, che ha voluto mettere in evidenza l’importanza della famiglia che ha sempre sostenuto Bassetti, anche quando è stato fortemente minacciato per il suo impegno a favore dei vaccini. Diventato un volto noto della tv, ha spiegato di aver scritto il libro per comprendere come sono andate veramente le cose in piena pandemia e come sia stato importante avere «sangue freddo e calma e non lasciarsi prendere dalla paura di non farcela in momenti davvero complicati». «In questo modo – ha detto – ho portato a tutti la mia esperienza sul campo non perdendo tutte le emozioni e i sentimenti che ho vissuto insieme al mio team da marzo a maggio 2020». L’atteggiamento di Bassetti verso il virus è quello della prudenza ma senza allarmismo.
«Bisogna convivere con il Covid e anche con tutti gli altri numerosi microbi presenti sul pianeta, i quali, spesso, a causa di un mancato rispetto dell’ambiente, trovano terreno fertile per la riproduzione». È, dunque, fondamentale la cautela unita alla prevenzione. Bassetti si è anche dichiarato contrario al bollettino giornaliero di contagi e di morti: «Io credo che bisognerebbe avere il coraggio di non dare i numeri ogni sera. Altrimenti dovremmo fare la stessa cosa con ogni altra malattia». Per circoscrivere il Covid-19, compresa la variante Delta molto contagiosa, e riprendere in mano la situazione, ha parlato della regola delle tre “C” che sono convivenza, consapevolezza e conoscenza che vanno di pari passo con i vaccini. Questi, in caso di aumento dei contagi, sono in grado di rallentare l’aumento dei ricoveri e, soprattutto, impediscono di morire e di tornare alle situazioni drammatiche vissute dall’infettivologo in prima persona. Il ricordo, poi, è andato ai mesi in cui al “San Martino” di Genova, con tutta la sua equipe, lottava giorno e notte per salvare vite umane.
L’incontro novese ha suscitato alcune polemiche da parte della minoranza consiliare che ha criticato la scelta dell’Amministrazione comunale. A generare malumore è stato il compenso ricevuto da Bassetti e da Sara Manfuso, per un totale di 1.000 euro. In particolare, Rocchino Muliere, ex sindaco e consigliere del gruppo Democratici per Novi, non ha apprezzato che il Comune abbia speso quella cifra solo per parlare di Covid, ritenendo più utile investirla a favore di persone bisognose.
In merito alla vicenda, il sindaco di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella, e l’assessore alla Cultura, Andrea Sisti, lunedì scorso sono intervenuti con una dichiarazione ufficiale. «Dispiace vedere che, invece di una doverosa solidarietà da parte di tutti per l’accesa contestazione dei no vax, arrivino addirittura critiche. – hanno detto Cabella e Sisti – Nel suo complesso, la rassegna “Novi d’autore” ha unito la qualità e la varietà degli eventi al costo molto contenuto degli stessi e, anche nel caso di Matteo Bassetti e di Sara Manfuso, ottima professionista televisiva, molto attiva a livello sociale, abbiamo impegnato meno risorse di quanto comunemente si fa in occasioni simili. In accordo con il professor Bassetti, che ha chiesto di devolvere in beneficenza il rimborso spese per la partecipazione alla rassegna, l’Amministrazione s’impegnerà a utilizzare la cifra in questa direzione, sostenendo iniziative legate alla pandemia».
Daniela Catalano