Restituzioni al Museo diocesano

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Dal 12 settembre saranno esposti a Tortona i due busti reliquiari di Sarezzano e la pala d’altare di Silvano Pietra “prestati” per due mostre a Torino e a Milano

TORTONA – In occasione del concerto del “Perosi Festival”, che si terrà il 12 settembre nel chiostro del Museo Diocesano, saranno esposte tre importanti opere della Diocesi che all’inizio dell’anno erano partite per Torino e Milano, per due grandi mostre di livello internazionale: la prima, “Ritratti d’oro e d’argento”, allestita a Palazzo Madama di Torino, la seconda, “Le Signore dell’arte”, a Palazzo Reale di Milano.

Nel primo caso è stata la conservatrice di Palazzo Madama, Simonetta Castronovo, che nei mesi precedenti l’organizzazione della mostra, incentrata su un genere particolare di scultura in metallo, come quella dei busti reliquiari, aveva notato nell’inventario on line dei beni delle Diocesi italiane, due interessanti busti di santi appartenenti a una parrocchia della Chiesa tortonese.

L’esposizione, allestita nella Sala Atelier del Museo Civico di Torino da febbraio ad agosto 2021, è nata infatti dalla selezione di 18 busti provenienti dai tesori delle Cattedrali e delle chiese piemontesi, prevalentemente in argento, databili dal Trecento al primo Cinquecento. Opere utili a ricostruire la storia dell’oreficeria medievale, ma che documentano anche una storia di devozione, profondamente ancorata a luoghi ed edifici religiosi specifici.

È il caso dei busti dei santi Ruffino e Venanzio provenienti dalla chiesa vecchia di Sarezzano. Dopo la restituzione, dal 12 settembre saranno esposti nella sala del Museo Diocesano di Arte Sacra, dove è custodito anche il prezioso Codex Purpureus Sarzanensis. Sarà l’occasione per vedere da vicino due opere uniche, che in occasione della trasferta torinese sono state oggetto di un intervento di restauro conservativo, insieme all’unica base lignea sopravvissuta.

I volti dei due santi sono quasi dei ritratti, realizzati con estremo realismo nella resa delle rughe sui volti, delle lunghe barbe e capelli dorati, in cui piccoli particolari permettono di distinguere l’anziano Ruffino dal più giovane Venanzio. Negli stessi mesi il museo di Palazzo Reale a Milano ha ospitato “Le Signore dell’arte. Storie di donne tra ’500 e ’600”, che ha riunito solo opere dipinte da mani femminili, per raccontare le storie di pittrici talentuose e moderne.

Tra oltre 130 dipinti di 34 artiste diverse c’era anche una tela diocesana: accanto alle più note Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola e Orsola Caccia, erano presenti anche pittrici meno note, la cui riscoperta testimonia un’intensa vitalità creativa femminile. Donne accomunate dal talento e dalla voglia di non piegarsi alle regole del gioco, imposte da una società maschilista.

Le opere sono arrivate dai più importanti musei italiani, da Marsiglia e dalla Polonia. Tra gli enti prestatori c’era anche la Parrocchia di Silvano Pietra, che si è resa disponibile a esporre, per la prima volta in un museo, la pala dell’altare di S. Caterina d’Alessandria. La tela raffigura il “Matrimonio mistico di Santa Caterina” e la particolarità che la caratterizza è che vi sono ritratti i primi feudatari di Silvano, il conte Brunoro Pietra e la moglie Caterina Bianca Stampa.

Ancora più interessante è stato scoprire attraverso le ricerche d’archivio del parroco, don Maurizio Ceriani, e grazie al restauro effettuato da Gabbantichità nel 2015, che la pala fu dipinta da una donna, Lucrezia Quistelli, fine ritrattista formatasi nell’ambiente della corte medicea che fu anche la moglie del conte di Silvano, Clemente Pietra.

La storia di questo dipinto e dei due busti di Sarezzano, da domenica 12 settembre e fino al termine del 2021, si potrà scoprire nel Museo Diocesano di Tortona. Domenica, inoltre, ai partecipanti al concerto “Archi all’opera” del Perosi Festival 2021, sarà riservata una speciale visita guidata, al termine del programma musicale. Per ulteriori informazioni e per visite guidate si può consultare il sito (www.muditortona.net).

Lelia Rozzo

I due busti reliquiari

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