Giuseppe Scappini a 100 anni dalla nascita
Le celebrazioni dall’8 al 10 ottobre organizzate dalla Piccola Opera della Divina Provvidenza di San Luigi Orione con la Città di Tortona e il “Perosi Festival”
La Piccola Opera della Divina Provvidenza di San Luigi Orione, con il patrocinio della Città di Tortona e la collaborazione di “Perosi Festival 2021”, organizza la celebrazione del centenario della nascita di mons. Giuseppe Scappini. Il programma degli eventi prevede venerdì 8 ottobre, alle ore 19.30, presso il santuario della Madonna della Guardia, la prova generale del “Concerto del Centenario”, nella forma di “lezione” aperta a tutti. Sabato 9 ottobre, presso l’Auditorium del Centro “Mater Dei”, si svolgerà il convegno sul tema “Giuseppe Scappini, sacerdote e musicista: la sua opera e la sua eredità”. Dopo i saluti del Rettore don Renzo Vanoi e l’introduzione a cura di Enrico Vercesi, mons. Giuseppe Liberto, direttore emerito della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, terrà la lectio magistralis su “Il ministero del sacerdote musicista”. In serata, alle ore 20.45, nel santuario della Guardia, il concerto del centenario con la partecipazione della Corale “Santa Cecilia” di Pieve del Cairo, della Corale “S. Giovanni” di Sale, della Cappella Musicale della Cattedrale, della Corale “Sacro Cuore” di Tortona e del Coro “San Luigi Orione” – Cappella musicale della Basilica Santuario della Madonna della Guardia di Tortona. Le musiche sono di Giuseppe Liberto, Lorenzo Perosi e Giuseppe Scappini. Dirige Enrico Vercesi e accompagnano all’organo Alberto Do e alla tromba Paolo Paravagna. Domenica 10 ottobre, alle ore 11, nel santuario della Madonna della Guardia, mons. Giuseppe Liberto presiederà la Messa solenne, animata dal Coro “S. Luigi Orione” – Cappella musicale della Madonna della Guardia di Tortona.
Il Maestro e Lorenzo Perosi tra passato e presente
Il convegno su mons. Giuseppe Scappini, a 100 anni dalla sua nascita, offre una preziosa opportunità di cogliere la sostanza dell’uomo, del sacerdote e del musicista sotto svariati punti di osservazione. Chiunque abbia avuto conoscenze dirette con il Maestro, declinate nelle singole relazioni individuali e collettive, potrà fornire elementi di conforto al pensiero comune di un carattere umile e semplice, generoso e competente, instancabile e coinvolgente. Un bravo prete, una splendida persona, un ottimo musicista.
Attraverso questo breve contributo desidero sottolineare un aspetto, spesso non considerato a sufficienza, che caratterizzò non poco il mio predecessore alla guida del Coro “San Luigi Orione” del Santuario della Guardia: il suo stretto rapporto con Lorenzo Perosi.
Don Scappini non studiò con l’allora Direttore Perpetuo della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” (tra le più antiche istituzioni ecclesiali, creata per produrre musica per le liturgie celebrate dal Papa) eppure ebbe sempre la percezione di esserne figlio e allievo.
Si può infatti conoscere un compositore (e bene) studiandone a fondo le opere, analizzandole sistematicamente, cercando di capire le scelte dell’autore attraverso l’interpretazione. Del resto, la musica procede e cammina in questo modo fin dalle sue origini. Il Maestro Scappini, dopo varie vicissitudini, fondò la Corale del Santuario nel 1974, unendo il gruppo dei Cantori della Cattedrale con quelli già presenti alla “Guardia”. Il nuovo Coro prese subito il nome di “Beato Luigi Orione”.
Quegli anni erano, sicuramente, “complessi”, sia dal punto di vista sociale e civile, sia religioso. Era il periodo del pieno “post-concilio”, nel mezzo di rivoluzioni culturali e ideologiche. In ambito ecclesiale erano tempi di fermento e di scontro, a volte aspro, tra conservatori e modernisti, tra chi accettava il Concilio, salutandolo come una nuova primavera della Chiesa e chi, al contrario, distingueva nitidamente sullo sfondo pericoli e devianze.
Tra le tante situazioni fuori controllo, persino un certo modo di fare musica in chiesa fu disconosciuto da più parti, in quanto – si diceva – eccessivamente radicato nella “vecchia tradizione” e definitivamente in fase di sorpasso.
Canti, strumenti, repertori tutti di “nuova creazione” stavano facendosi largo in una realtà ancora in via di costruzione benché, probabilmente, un po’ stordita dai contenuti – per lo più incompresi – della riforma liturgica. Questo procurò una serie di scelte davvero infelici come quella che portò in molte parrocchie, anche grandi, e in importanti chiese con archivi antichi e preziosi, a distruggere tantissima musica, anche manoscritta, che andò inevitabilmente e irreparabilmente perduta.
Perosi morì il 12 ottobre nel 1956. Diciotto anni più tardi, proprio da Tortona e grazie all’instancabile passione di mons. Scappini, iniziò non solo un’opera di conservazione ma di vera e propria divulgazione delle composizioni perosiane, puntando principalmente sugli Oratori.
La produzione musicale, specie concertistica, realizzata dall’allora Coro “Beato Luigi Orione” guidato dal suo appassionato fondatore e maestro, ha davvero dell’incredibile! La prima opera presentata in forma completa fu La Passione di Cristo, eseguita a Casei Gerola il 25 aprile del 1976 e replicata a Paderna, Salice Terme, Serravalle Scrivia e Villalvernia.
Nel giugno dello stesso anno fu realizzata al Santuario della Guardia La Risurrezione di Cristo che – come ricordava lo stesso direttore – non andò benissimo: «L’esecuzione, infatti, risultò appena passabile… si lasciò riposare l’oratorio per un anno.
Lo si riprese in seguito e diventò il nostro cavallo di battaglia».
Nel 1977 la cattedrale si riempì delle armonie del Natale del Redentore, eseguito per la prima volta, dopo uno studio accurato e continuo, l’11 dicembre e ripetuto l’11 giugno successivo al santuario della Guardia. Per riascoltare la Resurrezione si attese invece fino al 20 maggio del 1979.
Sempre alla Guardia, nel giugno dell’anno successivo, mons. Scappini e la sua Corale presentarono il quarto oratorio del repertorio perosiano, La Risurrezione di Lazzaro, eseguito alla presenza del vescovo polacco orionino, Mons. Dabrowski.
Da allora iniziò una vera e propria missione di “evangelizzazione musicale”
attraverso le opere di Perosi: Milano,
Silvano d’Orba, Vercelli, Bologna, Arenzano, San Remo, Fano, Voghera, Novi
Ligure, Genova, Gessate, Alessandria sono solo alcune delle tappe di un lunghissimo percorso, cui vanno aggiunti centinaia di concerti nelle parrocchie (anche le più piccole) della Diocesi di Tortona.
Un’attività sistematica e incessante alimentata e corroborata dal servizio liturgico domenicale in Santuario, che il Coro continua tutt’ora in modo costante, competente e appassionato. Innumerevoli le testimonianze e i ricordi su mons. Scappini, sacerdote e musicista, al quale va riconosciuto il merito di non essersi lasciato incantare dalle sirene suadenti di un generico “facile consumo”, ma di avere perseverato sulla strada complessa e, talvolta, impopolare della serietà professionale e della ortodossia della musica liturgica, al quale si unisce l’appassionato recupero e il convinto rilancio delle opere di don Lorenzo Perosi.
Ricordare in questo convegno il maestro, nativo di Mezzana Bigli, per usare un linguaggio tecnico, significa fare le “prove generali” per festeggiare, degnamente,
il 150° anniversario della nascita del genio perosiano, la cui musica non è stata mai
dimenticata proprio grazie a chi, pur navigando in cattive acque, ha creduto fortemente nella rotta intrapresa, con lungimiranza e a ragion veduta.
Dunque, auguri, caro e mai dimenticato Maestro Scappini. E sempre grazie di tutto.
Enrico Vercesi – Direttore del Coro “San Luigi Orione” Cappella Musicale della Basilica Santuario “Madonna della Guardia” di Tortona