6 alloggi per famiglie e donne in difficoltà
Inaugurati a Broni all’interno di un progetto di housing sociale
BRONI – Il Comune di Broni venerdì scorso ha inaugurato 6 alloggi di emergenza abitativa temporanea da destinare alle famiglie in difficoltà, con priorità alle donne vittime di violenza, sole e con bambini. Gli alloggi sono stati ricavati nell’ex caserma dei Vigili urbani di via Cavour, dismessa dal 2003, che è stata riqualificata con un intervento da 750.000 euro, di cui 237.000 finanziati dalla Fondazione Cariplo e il resto da fondi di bilancio.
Si tratta di 4 monolocali, 1 bilocale, che si trova al piano rialzato con accesso diretto per i disabili, e 1 trilocale per le famiglie più numerose.
Il Consiglio comunale ha già approvato il regolamento per l’assegnazione degli appartamenti: è prevista una durata di sei mesi che potrà essere prolungata di altri sei mesi per casi particolari indicati dall’ufficio Servizi sociali.
«Nonostante qualche ritardo a causa del blocco dei cantieri per la pandemia, siamo riusciti a inaugurare questi spazi prima della fine del mandato, soprattutto perché c’è una grande richiesta di case e quindi volevamo che fossero pronti il prima possibile» – ha affermato il sindaco Antonio Riviezzi.
Dopo la benedizione del parroco di Broni, monsignor Mario Bonati, è stato possibile visitare gli alloggi, che vengono assegnati con un arredamento base.
«L’emergenza abitativa e la richiesta di alloggi si è fatta molto pressante. – ha aggiunto la vicesindaca con delega al Welfare, Cristina Varesi – Eravamo riusciti a dare una risposta molto buona con gli alloggi di housing sociale in piazza Meriggi, ma ora questi nuovi appartamenti ci aiutano a dare respiro alle domande, con un’attenzione particolare per donne sole, abbandonate con bimbi piccoli, che non sanno dove riparare».
L’ingegner Gianmarco Malattia, responsabile dell’ufficio tecnico comunale, ha poi ricordato come il recupero dell’immobile e la creazione degli alloggi abbia avuto come obiettivi l’aumento dell’offerta abitativa, l’assegnazione di edifici per un disagio temporaneo e anche la riqualificazione del centro storico.
Oliviero Maggi