San Guido Maria Conforti

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Benedetto XVI, 10 anni fa, il 23 ottobre 2011, proclamava santo Guido Maria Conforti, fondatore dei Saveriani, che era stato beatificato insieme a al sacerdote missionario Daniele Comboni. Ottavo di dieci figli, nacque a Casalora di Ravadese, nel Comune di Parma, il 30 marzo 1865 da una famiglia di agricoltori benestanti.

Frequentò le elementari presso i Fratelli delle Scuole Cristiane a Parma, e fin da piccolo sentì desiderio di essere sacerdote missionario. Undicenne, nel 1876, entrò in Seminario, dove era rettore don Andrea Ferrari, che poi fu cardinale di Milano.

Nel 1882 cominciò improvvisamente a soffrire di una grave forma di sonnambulismo.

Ascoltando i consigli della futura beata Anna Maria Adorni, il giovane si recò in pellegrinaggio ai santuari mariani di Fontanellato e di San Luca a Bologna e, grazie all’intercessione della Madonna, poté essere ordinato sacerdote il 22 settembre 1888. Cominciò a svolgere il suo ministero nelle parrocchie alla periferia di Parma e prima fu nominato canonico, poi arcidiacono della cattedrale. Conseguì la laurea in teologia e, nel 1895, a soli 28 anni, divenne vicario generale della sua diocesi. Il santo, che a causa della scarsa salute non aveva potuto fare il missionario, concretizzò il suo sogno fondando un seminario per le missioni. Scrisse prima al prefetto di “Propaganda Fide” e poi in accordo con il vescovo, il 31 dicembre 1895, a Parma, in Borgo del Leon d’Oro, aprì il nuovo istituto, che fu posto sotto la protezione di san Francesco Saverio. Come vicerettore fu nominato don Caio Rastelli che poi morì martire in Cina, nel 1901. Alla “Congregazione di San Francesco Saverio per le missioni estere”, approvata il 3 dicembre 1898, fu affidata l’evangelizzazione della Cina. Il 20 novembre 1920 furono approvate le costituzioni della “Pia Società Saveriana” e il 24 ottobre 1921 Conforti fu eletto superiore generale a vita. Nel 1902, poco dopo aver emesso i voti religiosi, fu nominato arcivescovo di Ravenna e in questa città si ammalò di una grave forma di insonnia che lo costrinse a dimettersi. Quando si riprese, fu nominato vescovo di Parma, il 12 dicembre 1907, dove rimase per 25 anni, svolgendo con impegno il suo ministero episcopale, realizzando due congressi eucaristici, uno mariano e due sinodi. Nel 1928 si recò in Cina per visitare le realtà saveriane. Fondò anche l’Unione Missionaria del Clero.

Il 25 ottobre 1931 ebbe un’emorragia cerebrale e il 5 novembre morì. La salma riposa nella sede dei Missionari Saveriani a Parma. La sua memoria ricorre il 5 novembre.

Daniela Catalano

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