Voghera, caso Adriatici: discussione in consiglio

Il Comune decide che non è parte civile

VOGHERA – Il comune di Voghera ha deciso di non costituirsi parte civile nel processo contro l’ex assessore alla Sicurezza Massimo Adriatici accusato di eccesso colposo di legittima difesa. La maggioranza, guidata dalla sindaca Paola Garlaschelli, non chiederà quindi il risarcimento danni prodotto dalla sparatoria avvenuta lo scorso luglio in cui perse la vita il 39enne marocchino Youns El Boussettaoui dopo una colluttazione. Una decisione presa nel consiglio comunale andato in sce-na lunedì pomeriggio a palazzo Gounela e durato cinque ore, che ha scatenato un’accesa polemica da parte dei cinque consiglieri di opposizione che avevano presentato la mozione. I consiglieri si sono infuriati soprattutto dopo l’intervento del leghista Michele Calabrò che ha sottolineato come questa «è una vera e propria strumentalizzazione fatta dalla minoranza. Il fatto accaduto a luglio attiene alla sfera privata di Adriatici, a una difesa personale e non ad un fatto politico. Anzi, ci chiediamo per quale motivo si voglia enfatizzare così tanto quel fatto mentre Marina Azzaretti e Pierfelice Albini non erano scesi in campo in occasione dell’arresto di Barbieri o per il fatto che ha coinvolto l’ex assessore Francesca Miracca».

Marina Azzaretti, ex assessore del-la giunta Barbieri e ora seduta tra i banchi della minoranza, ha risposto alle considerazioni del leghista: «Un assessore non può mai privarsi del titolo di pubblico ufficiale. Il paragone con Barbieri è assolutamente inopportuno perché l’ex primo cittadino non ha ucciso nessuno. Il clamore mediatico l’ha creato questa maggioranza che non ha ancora compreso che i vogheresi sono semplicemente scandalizzati dal comportamento di chi governa questa città. La maggioranza non ne fa una giusta e ora non costituendosi parte civile non difende l’onorabilità della città».

Mattia Tanzi