«Siamo chiamati alla santità»

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Messa con i religiosi e le religiose della diocesi

TORTONA – Nel pomeriggio di domenica 28 novembre, prima domenica di Avvento, Mons. Guido Marini ha incontrato in cattedrale una numerosa rappresentanza degli Istituti di vita consacrata della diocesi. All’inizio della celebrazione eucaristica, il vicario episcopale per i religiosi e i diaconi, don Maurizio Ceriani, ha rivolto un filiale e affettuoso saluto al pastore, illustrando come nei secoli la Chiesa di Tortona è stata terra di grandi fondazioni e fioritura di carismi religiosi che ancora oggi arricchiscono la diocesi, portando avanti il proprio carisma ma uniti tutti dallo stesso Spirito che vuole essere guida di unità per il bene della Chiesa.

«Noi, con Lei, ha sottolineato don Ceriani, siamo a ripetere con la stessa fiducia di sempre “Emitte Spiritum tuum”. Invochiamo lo Spirito per vivere in pienezza quest’ora, la nostra ora, il presente della nostra risposta di fedeltà e santità. Senza paure, senza angosce, senza preoccupazione alcuna che non sia quella dell’autenticità della testimonianza di consacrati e consacrate». Il vescovo ha rivolto un saluto paterno a tutti i presenti e rivolgendosi a don Ceriani ha detto: «Le sue parole ci aiutano a entrare nella celebrazione mistica e in quel clima di gioia, speranza e fiducia che è proprio dell’Avven- to». «Don Maurizio – ha aggiunto il vescovo – ha parlato di un abbraccio nei miei confronti. Vi assicuro che è anche il mio abbraccio verso ciascuno di voi e verso le vostre comunità. Ha parlato di un affetto nei miei confronti e vi assicuro che è anche il mio». Alcune religiose, a nome di tutti i presenti, hanno donato a Mons. Marini la corona del rosario usata dalla beata Nemesia Valle nelle sue lunghe ore di preghiera e meditazione. Nell’omelia il pastore diocesano ha incoraggiato tutti a vivere quanto la Parola del vangelo di Luca chiede di fare: «Risollevatevi ed alzate il capo. Ricominciate il vostro cammino e che sia un cammino di santità». «Oggi questa è la grande chiamata che risuona qui, – ha detto – la chiamata alla santità.

Com’è possibile andare avanti senza fiducia e speranza se c’è questa promessa di Dio? Oggi rinnoviamo questa promessa. È Lui che ce l’ha fatta. L’abbiamo desiderata fin dall’inizio. Ci sono parole che passano, ma Dio ci ha promesso amore, germe e grazia».

Al termine, dopo l’invocazione mariana Alma Redemptoris Mater intonata da Enrico Vercesi, che ha animato la liturgia, il vescovo ha salutato personalmente i consacrati e le consacrate, donando una parola di incoraggiamento a continuare a essere uniti, in modo particolare, nella preghiera per le vocazioni, perché «la Chiesa di Tortona possa essere terra feconda di annunciatori del vangelo secondo il cuore di Dio».

Fabio Mogni

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