«Nella Parola incontriamo l’amore che salva e redime»

Visualizzazioni: 791

Il 23 gennaio il vescovo ha celebrato la Messa per i laici legati alle famiglie religiose

TORTONA – Domenica 23 gennaio la Chiesa ha celebrato la Terza Domenica della Parola di Dio, istituita da Papa Francesco il 30 settembre 2019 per porre in risalto la presenza del Signore nella vita dell’uomo. In Diocesi questa ricorrenza è stata ricordata nell’Eucaristia celebrata dal vescovo in cattedrale, alle ore 15.30, alla presenza dei laici legati alle famiglie religiose. Hanno concelebrato don Francesco Larocca, vicario episcopale per i laici, padre Cristoforo Paszkiewicz dei Frati Minori del santuario di S. Maria delle Grazie di Voghera e gli orionini don Giovanni Carollo, direttore provinciale, don Alessio Cappelli direttore del “Paterno” di Tortona e don Renzo Vanoi, rettore del santuario della Madonna della Guardia.

Don Larocca ha rivolto al vescovo il saluto a nome delle diverse famiglie laicali, dei loro assistenti spirituali, dei religiosi e delle religiose. Erano presenti rappresentanti e assistenti dei seguenti gruppi: Ex Allieve salesiane di Tortona, Salesiani Cooperatori ed Ex Allive Salesiane di Novi Ligure, Movimento Laicale Orionino, Movimento Orionino Volontario, Famiglia dei Laici del S. Cuore di Sale, Amici delle Suore Benedettine di Voghera, Terz’Ordine Francescano di Voghera, associazione dei Laici Agostiniani Spinelliani di Voghera e Laici Giuseppini Marelliani di Novi Ligure.

Prima della proclamazione del vangelo, il diacono Ernesto Stramesi, accompagnato dal canto della Cappella Musicale della Cattedrale, si è recato in processione verso il pulpito che si trova al centro della navata e, dopo essere salito, ha letto il passo dell’evangelista Luca della Terza domenica del Tempo Ordinario. Nell’omelia Mons. Marini ha spiegato che il rito che ha accompagnato la lettura evangelica, è stato pensato per celebrare la Giornata della Parola con un segno particolare, che richiama un passo di Isaia.

La Parola di Dio, infatti, come la pioggia e la neve di cui parla il profeta, «scende dall’alto e viene a noi, è di Dio ed entra nel nostro cuore umano, è piena di vita e di luce e fa germogliare la nostra esistenza, nella misura in cui la accogliamo con fede dentro di noi».

Molto significativa anche la prima lettura tratta dal Libro di Neemia che indica alcune attenzioni necessarie per accogliere la Parola.

Innanzitutto «la curiosità, l’attenzione, il desiderio con cui il popolo si mette in ascolto di Dio che par-la». «Anche noi – ha detto Mons. Marini – dobbiamo avere «l’atteggiamento di colui che ogni volta che ascolta o legge, protende le proprie orecchie, con desiderio, curiosità, attesa». Poi bisogna permettere alla Parola «di entrare nella vita cosicché cambi e trasformi il cuore» ed esprimere «la volontà decisa e ferma di fare di quella Parola la luce che illumina tutto, il principio di ogni scelta e di ogni nostra decisione». Infine occorre «mettersi in cammino, cioè andare dietro a quella Parola e farne il sentiero della vita per progredire nella nostra esperienza di fede e nel cammino di santità». La Giornata è «un momento forte di un percorso che prosegue nell’ordinarietà della vita». Per noi cristiani, inoltre, come ha ricordato il vescovo «la Parola non è soltanto voce perché noi siamo discepoli di Cristo Risorto, Parola eterna di Dio, fatta carne per noi». «Allora quando entriamo in relazione con la Parola di Dio, noi entriamo in relazione con il Signore Gesù, il Vivente per sempre, che incontra e salva la nostra vita». Prima della benedizione il pastore diocesano ha ringraziato don Larocca e i concelebranti e i rappresentanti delle famiglie laicali diocesane.

Daniela Catalano

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *