Rafforzare la comunione tra i sacerdoti diocesani

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Il 27 gennaio la riunione dei vicari foranei con il vescovo e la programmazione degli appuntamenti dell’anno pastorale

TORTONA – Al termine della riunione dei Vicari Foranei con il vescovo, che si è svolta giovedì 27 gennaio nel salone della Caritas, la sensazione è stata quella di un cammino che riprende con un respiro più ampio.

In questo tempo in cui, per diversi motivi, si procede con incertezza, di settimana in settimana, poter alzare insieme lo sguardo su un futuro più largo, ha riacceso un po’ lo slancio. Slancio: è proprio quello che Mons. Marini ha chiesto ai partecipanti all’inizio dell’incontro. Non è possibile non avere un vivo slancio quando si dà voce, pensiero e forma al desiderio di portare il Signore dentro la vita della terra diocesana.

Anche quando le circostanze spingono a pensare “in difesa”, la consapevolezza della presenza del Signore non può che ridare passione. Così i vicari hanno provato insieme – solo insieme è possibile – a guardare all’anno che si apre, a coglierne le tante possibilità e a tradurle in idee e progetti. È stato abbozzato un primo calendario delle Cresime, cercando di concentrare le date nello stesso periodo per ogni singolo Vicariato.

Questo sia per facilitare il vescovo negli spostamenti in diocesi, sia per rafforzare l’esperienza comune di un momento sacramentale bello e importante. Sono state fissate le date degli incontri che Mons. Marini terrà con i presbiteri, vicariato per vicariato e che avranno la durata di un’intera giornata per rafforzare la comunione tra il pastore e «i suoi preti».

Due occasioni molto significative riguarderanno i prossimi mesi: il Sinodo Diocesano e l’anno di S. Marziano, primo vescovo e patrono della diocesi, in occasione dei 1900 anni dal suo martirio.

Il Sinodo diocesano è stato aperto domenica 30 gennaio con la celebrazione eucaristica in cattedrale, alla presenza dei rappresentanti di tutta la diocesi. Sarà poi costituita una Commissione diocesana che avrà il compito di animare lo svolgimento del sinodo in sinergia con i referenti e le equipe che ogni Vicariato costituirà. Il frutto che il lavoro sinodale vuole produrre è quello di rafforzare il “camminare insieme” come Chiesa.

Sarà importante la volontà dell’ascolto reciproco e il coraggio (lo slancio!) di percorrere nuove strade. L’anno di San Marziano, che si aprirà il 7 marzo, sarà ricco di iniziative e momenti che avranno lo scopo di ravvivare la conoscenza e la devozione per il patrono diocesano: conferenze, momenti di preghiera, mostre, concerti, pellegrinaggi, segni concreti in ambito caritativo, missionario e culturale. Dalla riscoperta di quanto solida e profonda è la radice della fede diocesana, si potrà – se si vorrà – trarre forza per il cammino nell’oggi e avere la consapevolezza che mai il Signore lascia sola la sua Chiesa.

Il vescovo ha anche espresso il desiderio di compiere una serie di pellegrinaggi personali nei santuari mariani diocesani per rivolgere a Maria una particolare supplica per le vocazioni.

L’incontro è terminato con la preghiera alla Madonna affinché insegni a custodire nel cuore della Chiesa lo slancio evangelico che Lei, fin dal suo primo “Sì”, ha fatto diventare la forza di ogni suo passo.

Don Massimo Bianchi

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