«Amare sino alla fine, senza misura, con la carità del cuore di Cristo»

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Festa diocesana di San Luigi Versiglia – La Messa in cattedrale con la statua del missionario martire, nato a Oliva Gessi

TORTONA – Domenica scorsa, in cattedrale, si è svolta la festa diocesana di san Luigi Versiglia, la prima con il vescovo Mons. Guido Marini. Alle ore 16, il pastore diocesano insieme ai sacerdoti concelebranti, don Stefano Calissano, direttore del Centro Missionario Diocesano, don Luca Ghiacci, parroco della Comunità pastorale intitolata al santo che comprende Casteggio, Mairano e Oliva Gessi, mons. Marco Daniele, parroco dell’Unità pastorale di Voghera e già parroco di Oliva Gessi, don Stefano Ferrari, parroco della Comunità pastorale di Rivanazzano e Salice Terme, don Fabrizio Pessina, parroco della Pieve di Novi Ligure e don Renzo Vanoi, rettore del santuario della Madonna della Guardia, ha attraversato la navata principale e, dopo aver reso onore alla statua del santo, giunta dalla chiesa del suo paese natale, ha iniziato la concelebrazione eucaristica. In apertura, don Calissano ha rivolto un affettuoso saluto al vescovo, ringraziandolo per il suo ministero «svolto con gioia e dedizione». A lui ha ricordato l’importanza della testimonianza della fede del santo, figlio della Chiesa tortonese, vescovo salesiano, missionario e martire, nato nel 1873 a Oliva Gessi e morto in Cina nel 1930. In particolare ha citato una foto nella quale il santo è ritratto mentre «con aria professionale e divertita« taglia i capelli a un suo confratello. In questa immagine si coglie un aspetto semplice e “umano” che rende il santo “uno di noi”, a dimostrazione del fatto che «il martirio non è questione di un momento ma compimento, per grazia di Dio, di una vita vissuta nella semplice e autentica quotidiana carità che è la forza che sostiene la Chiesa e la rende missionaria». A Mons. Marini il direttore ha chiesto di custodire «il ricordo della ferialità di san Luigi che lo ha reso nella carità, prima che nel ministero e nel martirio, missionario di Cristo» e di far sentire la Chiesa di Tortona «una Chiesa in missione». Prima della benedizione, il vescovo ha ringraziato don Calissano, i sacerdoti, il diacono Ernesto Stramesi, la corale della parrocchia di Casella, diretta da Luca Dellacasa con Christian Mauriglio all’organo, le religiose salesiane e gli abitanti di Oliva Gessi, con il sindaco Andrea Defilippi. Al termine, ha posato per una foto ricordo con tutti gli olivesi davanti alla statua di san Versiglia, indossando il fazzoletto che gli è stato donato a ricordo della cerimonia di canonizzazione avvenuta a Roma nel 2000.

Daniela Catalano

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