Svanite le certezze nel futuro della Pernigotti

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Dubbi e timori sul comportamento della proprietà espressi dai lavoratori in consiglio comunale

NOVI LIGURE – «La situazione nell’azienda Pernigotti sta peggiorando molto in questi ultimi mesi.

Dopo l’ultimo incontro di novembre al Mise non c’è stato nessun passo in avanti, anzi soltanto passi indietro». Preoccupano le parole di Piero Frescucci in merito alla dimensione produttiva e occupazionale all’interno dell’importante realtà dolciaria novese.

Il delegato Rsa dell’azienda è intervenuto lunedì sera al Museo dei Campionissimi, in apertura di consiglio comunale, illustrando una situazione davvero problematica.

«Non soltanto non si sta concretizzando la trattativa che ci era stata palesata in quella sede. – ha spiegato – Noi ci eravamo impegnati durante le trattative ad abbassare i toni non attuando più nessuna azione di protesta, ma l’incontro che doveva esserci a gennaio non è stato ancora calendarizzato e in azienda si vede tutto l’opposto degli impegni presi a novembre».

In fabbrica vige al momento la cassa integrazione a rotazione che scadrà a breve.

Intanto, la produzione per il periodo pasquale è ormai saltata da tempo. «La volontà della proprietà è quella di non fare nulla e aspettare non sappiamo cosa. – ha aggiunto Frescucci – La nostra preoccupazione, oltre al fatto che queste trattative siano solo campate per aria, è che la proprietà turca abbia in mente altre opzioni, e cioè di arrivare a giugno, quando la nostra cassa scadrà, e di chiudere tutto spostando le produzioni da altre parti».

Tra gli interventi che si sono susseguiti nel corso del dibattito, l’ex sindaco Rocchino Muliere ha evidenziato come non si debba più parlare di mediazioni con la proprietà e di come invece serva arrivare a un punto sulla questione, che preveda o un addio da parte della proprietà o cambiamenti concreti.

«Questa situazione è una presa in giro per i lavoratori e per la città stessa che li sta sostenendo», ha poi sottolineato. Il primo cittadino, Gian Paolo Cabella, ha detto che scriverà nuovamente al ministro per esporgli quanto emerso nel corso dell’assemblea e che aveva già inviato una comunicazione al Mise per accelerare la convocazione del tavolo.

Luca Lovelli

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