Una strada per ricordare i morti della Prima Guerra Mondiale

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Castelnuovo Scrivia, Alzano Scrivia e Serravalle Scrivia nel Memoriale “Nuraghe Chervu” di Biella

Castelnuovo Scrivia, Alzano Scrivia e Serravalle Scrivia, come tanti altri Comuni italiani, hanno aderito alla proposta, giunta dal Comune di Biella, di inviare una lastra di pietra riportante il nome del Comune e il numero dei caduti della Prima Guerra Mondiale. Ma a che cosa servono queste pietre commemorative? L’iniziativa rientra nel progetto storico promosso dal circolo culturale “Su Nuraghe” di Biella che intende portare a compimento un’area monumentale – denominata “Nuraghe Chervu” – dedicata alla gloriosa storia della “Brigata Sassari” e più in generale al ricordo del sacrificio dei Caduti della Grande Guerra.

«Il monumento, intitolato alla “Brigata Sassari” – ha spiegato il sindaco di Alzano Scrivia Adolfo Guagnini – è stato inaugurato nel 2008 alle porte di Biella e dedicato all’unità militare formata da soli sardi, che diventò leggendaria. Il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, inoltre, ha voluto dare un più ampio significato al sacrificio di quanti diedero la propria vita nel corso del conflitto mondiale. Nel 2018 è stato deciso di lastricare l’area monumentale intorno al monumento con le “pietre di riuso” donate dai Comuni italiani».

Il 17 marzo 2019 è stato inaugurato il primo tratto di lastricato con la posa delle prime 250 pietre. Su ogni pietra, “recuperata” e significativa per la storia di ogni singola comunità, è stato richiesto di incidere il nome del Comune e il numero dei caduti del primo conflitto mondiale.

Le tre realtà della nostra zona hanno inviato ciascuna il suo contributo.

Serravalle ha deliberato di mettere a disposizione una pietra di minerale locale, proveniente da interventi di recupero e riqualificazione del centro storico cittadino, su cui è stato inciso il nome “Serravalle Scrivia” e il numero “57” che corrisponde ai caduti serravallesi.

Gli alzanesi che persero la vita durante il primo conflitto mondiale furono 13, mentre quelli di Castelnuovo Scrivia 128.

«Riteniamo che l’importanza della storia e della memoria sia un tassello del nostro presente per le future generazioni – ha affermato Salvatore Fiorentino, consigliere comunale di Castelnuovo che ha seguito l’iter per la realizzazione della pietra castelnovese – nel ricordo di tanti giovani trascinati in una guerra più grande di loro».

L’iniziativa del Comune di Biella è stata accreditata quale progetto del Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario delle Prima Guerra Mondiale, curato dalla Presidenza del Consiglio di Ministri. “Su ogni pietra, recuperata da desueti lastricati o da rivestimenti accatastati nei Vostri magazzini, ma significativa per la Vostra Comunità, l’incisione del nome del Comune e del numero dei Caduti nella Prima Guerra Mondiale contribuirà a rievocare il dolore delle guerre e dei sacrifici che hanno contribuito alla creazione dell’Italia moderna” – è scritto nell’invito che la Città di Biella ha rivolto a tutti i Comuni italiani.

Alessandra Dellacà

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