La croce è «letto nuziale e nave sicura»

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Via Crucis del venerdì

TORTONA – Venerdì scorso, in cattedrale, alle ore 21, il vescovo ha presieduto la seconda Via Crucis nel Tempo di Quaresima.

Dopo aver percorso con Gesù le 14 stazioni verso la crocifissione, Mons. Marini ha rivolto ai presenti un pensiero. «La tradizione spirituale cristiana, fin dall’antichità, – ha detto – ha chiamato il legno della croce “letto nuziale”: perché la croce è la dichiarazione d’amore più grande che il Signore ha voluto donarci, lì capiamo quanto Dio ci ha amati e ci ama, lì entriamo in contatto con l’a-bisso del cuore di Dio che batte per noi sino alla fine». La croce non è solo “letto nuziale” ma an-che «nave sicura» sulla quale giungere al porto al quale siamo destinati.

Ha, infine, esortato a non vergognarsi mai del crocifisso: «Sia con noi, sempre, sia il segno di amore e di salvezza, di tenerezza infinita e di consolazione senza fine». «Il “segno dei segni” da cui non vogliamo allontanarci mai».

La benedizione ha concluso il momento di preghiera.

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