Profughi ucraini a lezione di italiano

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L’amministrazione comunale di Castelnuovo impegnata nel percorso di accoglienza

Castelnuovo Scrivia – Gli ucraini giunti in Italia a causa della guerra seguiranno le lezioni di alfabetizzazione, iniziate in questi giorni.

Capire la lingua, infatti, diventa necessario per fare orientamento e per consentire agli ospiti di sentirsi a loro agio.

A Castelnuovo sono recentemente giunte cinque famiglie, una ventina di persone circa, che sono state ospitate presso abitazioni private o in appartamenti affittati da castelnovesi che si sono fatti carico delle utenze.

Nella fase iniziale il corso di alfabetizzazione si terrà una volte alla settimana all’interno delle sale al piano terreno di Palazzo Centurione (nella foto).

L’assessore alla Pubblica Istruzione, Paola Isetta, e la consigliera Luciana Moreschi che si occupa del sociale hanno contattato alcuni castelnovesi disposti a prestare la loro opera volontariamente per tenere le lezioni.

«Maria Grazia Milanese, Tamara Di Gaetano, Rita Scaffino e Donatella Dematti – afferma la consigliera Moreschi – saranno le docenti dei corsi che sono strutturati sulla falsariga di quelli per gli immigrati arabi. A prendere parte a questi incontri sono stati invitati gli adulti e anche i ragazzi che sono ancora in didattica a distanza con la loro scuola ucraina.

Le donne ucraine, Rita e Lesia, che abitano nel nostro paese da diverso tempo, ci daranno una mano importante». I profughi hanno accolto positivamente l’iniziativa per l’integrazione. «Imparare la lingua italiana per i cittadini ucraini costretti a lasciare le loro case, non è un lusso ma una necessità – afferma l’assessore Isetta – L’incapacità di esprimersi e di decifrare i messaggi e le situazioni sono spesso i presupposti dell’emarginazione sociale. Imparare l’italiano significa integrarsi, avere la possibilità di inserirsi nella società e anche nel mondo del lavoro, perché purtroppo la guerra non sarà breve come sembrava».

Nel frattempo per Pasqua le famiglie hanno ricevuto alcuni doni: una fornitura di alimenti da parte della Caritas locale alla quale ha contribuito il Comune con uno stanziamento generalizzato in favore delle famiglie meno abbienti e poi dei singoli buoni acquisti donati da un’associazione di ex studenti (“1975 la mitica 5^ D di Torino”) che ha tra i referenti il castelnovese Franco Inguaggiato e una colomba offerta dal Lions Club “Matteo Bandello”.

Chi volesse contribuire agli acquisti di alimenti e di generi vari può farlo utilizzando l’Iban del Comune (IT76G0538748190000042149718 – BPER Banca – Filiale di Castelnuovo Scrivia) specificando nella causale “donazione pro famiglie ucraine”.

«Cerchiamo di fare il possibile – conclude il sindaco – perché i profughi ucraini non si sentano ospiti ma inseriti a pieno titolo nella comunità castelnovese.

Sono molto contento del lavoro che si sta portando avanti, della disponibilità delle insegnanti e dell’attenzione che anche da lontano è prestata al sociale.

Una bambina è stata accolta alla scuola dell’Infanzia, per gli altri prosegue la Dad con il proprio paese ma l’Istituto Comprensivo è pronto per inserirli nei piani di studi».

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