Confermati nella bellezza della grazia sacerdotale

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Giovedì Santo. In cattedrale, alle ore 9.30, la concelebrazione con la benedizione degli Oli Santi alla presenza del presbiterio diocesano che ha rinnovato le promesse e ricordato gli anniversari di ordinazione più significativi

TORTONA – Nella mattina del Giovedì Santo, in cattedrale, il vescovo Mons. Guido Marini ha presieduto, per la prima volta, la S. Messa Crismale.

Con lui sull’altare c’erano mons. Mario Bonati, Vicario generale, i vicari episcopali, i vicari foranei, i sacerdoti che in questo anno festeggiano un significativo anniversario di ordinazione, i canonici e due diaconi permanenti mentre nella navata centrale hanno preso posto tutti gli altri presbiteri diocesani.

Mons. Mario Bonati, nell’indirizzo di saluto all’inizio del rito, ha sottolineato come i sacerdoti, sull’esempio di Pietro, sono chiamati a essere servi e non padroni e a confermare i fratelli nella fede compito che possono svolgere solo se a loro volta sono confermati nella loro vocazione. Ha poi ringraziato il pastore diocesano per lo stile paterno e affettuoso con il quale insegna ai suoi confratelli lo spirito del servizio e dell’ascolto reciproco. Il vescovo ha accolto con gioia il messaggio del vicario e a sua volta ha rivolto parole di gratitudine e di riconoscenza a lui e al suo presbiterio e verso quanti lo hanno preceduto.

La liturgia è poi proseguita con la proclamazione della Parola e l’omelia nella quale Mons. Marini ha riflettuto su alcuni aspetti della vita sacerdotale e ha messo in evidenza alcuni pericoli che devono essere evitati per essere veramente di Cristo e non allontanare mai gli occhi da Lui. Ha poi indicato i passi fondamentali per vivere pienamente la propria chiamata. Al termine i presbiteri hanno rinnovato con entusiasmo le promesse del giorno dell’Ordinazione, quelle promesse che “contengono la modalità precisa del dono di lui”; riaffermando la loro disponibilità a offrire la vita come Gesù sulla croce, dicendo la loro gratitudine e rinnovando la loro disponibilità ad esercitare il ministero, come conoscenza di Lui e servizio al popolo.

Tra i vari anniversari sacerdotali ricordati, spiccano sicuramente i 76 anni di sacerdozio di don Giulio Desirello e i 71 di don Carlo Zambosco.

Poi al canto dell’antico inno “O Redemptor”, hanno fatto il loro solenne ingresso le ampolle con gli Oli per il rito della benedizione che sottolinea il mistero della Chiesa come sacramento globale di Cristo, che santifica ogni realtà e situazione di vita.

Insieme al crisma, sono stati benedetti anche l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi per l’unzione sacramentale di coloro che “nella malattia compiono in sé ciò che manca alla passione redentrice di Cristo”, mediante le solenni preghiere di benedizione, perché lo Spirito Santo li renda strumento attraverso i quali raggiungere il suo popolo.

Nella Messa è stata rivolta la preghiera al Padre anche per i sacerdoti e i diaconi scomparsi, in particolare per quelli che sono tornati alla casa del Padre tra maggio 2021 e oggi: don Prospero Digilio, don Piero Montecucco, don Luigi Quaglini, don Giovanni Battista Semino, don Marco Porri e il diacono Giuseppe Capozzi. Prima della solenne benedizione, Mons. Marini ha ringraziato tutti i suoi sacerdoti e li ha uniti a sé in un unico, simbolico abbraccio paterno e affettuoso.

Daniela Catalano

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