Il Vescovo ha celebrato la Pasqua dell’Ammalato

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Lunedì 25 aprile nel santuario della Madonna di Caravaggio a Fumo di Corvino San Quirico

CORVINO S. QUIRICO – Dopo due anni di stop a causa della pandemia, quest’anno il Centro Volontari della Sofferenza (CVS) della Diocesi di Tortona, nel pomeriggio di lunedì 25 aprile, presso il santuario della Madonna di Caravaggio di Fumo, nel comune di Corvino San Quirico, è tornato a organizzare la “Pasqua dell’ammalato”, riprendendo una lunga tradizione iniziata da don Valentino Arpesella. Dopo la recita della preghiera mariana, durante la quale è stato possibile accostarsi al sacramento della riconciliazione, alle ore 16 è iniziata la S. Messa presieduta dal vescovo Mons. Guido Marini. Con lui hanno concelebrato il rettore del santuario, don Giorgio Murtas, il frate francescano padre Cristoforo Paszkiewicz, assistente ecclesiastico del CVS, don Luciano Daffra, parroco dell’Unità interparrocchiale di cui fanno parte Corvino San Quirico, Torricella Verzate e Mornico Losana e don Tonino Moroni, parroco di Pietra de’ Giorgi e Cigognola.

Don Murtas, all’inizio, ha rivolto un saluto affettuoso e pieno di gioia al vescovo che per la prima volta ha visitato il santuario mariano voluto da san Luigi Orione. Prima della preghiera finale, ha preso la parola padre Cristoforo che ha ringraziato Mons. Marini a nome di tutto il CVS e della responsabile diocesana, Rosetta Saulo, e gli ha consegnato lo Statuto e la tessera dell’associazione, “segni visibili dell’identità del CVS” che opera in Diocesi accanto ai malati. A sua volta, il presule, accogliendo i doni, ha espresso la sua gratitudine all’associazione e ha ricordato, commosso, come sua madre fosse molto legata ai Volontari della Sofferenza e in particolare al loro fondatore, mons. Luigi Novarese, che stimava e apprezzava molto. Ha poi salutato con affetto i sacerdoti, i ministranti, il coro del santuario, diretto da Lucia Pedrazzi e il sindaco di Corvino, Michele Lanati, che ha partecipato alla celebrazione, durante la quale sono stati ricordati i volontari defunti. La benedizione solenne è stata rivolta in modo particolare ai malati in chiesa e a tutti quelli diocesani che sono stati affidati all’amore misericordioso del Signore.

Daniela Catalano

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