Primo “sì” alla Casa di Comunità

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Nascerà a Casteggio nella scuola di viale Montebello

CASTEGGIO – La Giunta Regionale Lombarda ha individuato Casteggio come sede di una delle Case di Comunità previste dall’ambizioso Piano di ristrutturazione dei servizi sanitari di base, messo in campo dal Governo centrale e dalla vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti.

La Casa di Comunità, come si legge nella delibera, avrà sede nella scuola di viale Montebello, da poco acquisita dal Comune di Casteggio dopo 12 anni di battaglie legali.

Il progetto, che è frutto dell’accordo tra il Comune e gli enti territoriali ASST e ATS, punta a sviluppare un vero e proprio polo socio-sanitario di base, sede di nuovi servizi per i cittadini di Casteggio e dei comuni limitrofi.

Grande la soddisfazione del sindaco Lorenzo Vigo: «Non potevamo immaginare miglior destinazione per quella struttura; trasformare quella che poteva diventare una zavorra per Casteggio in un polo sanitario per i cittadini è davvero un risultato enorme per la comunità. Ringrazio Regione Lombardia e gli enti del territorio ASST e ATS per aver creduto fortemente in questa possibilità. Casteggio e il territorio hanno sofferto molto negli anni di pandemia e oggi si trovano al centro di grandi difficoltà per la penuria di servizi medici di base. Serviva un progetto per rilanciare l’assistenza socio-sanitaria e lo stiamo mettendo in campo».

La Casa di Comunità prevista a Casteggio sarà un hub, aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per erogare servizi quali studi di Medicina generale, guardia medica, specialisti ambulatoriali, infermieri di famiglia e comunità, Centro prelievi, Centro prenotazioni.

«Che cosa ci sarà nella nostra Casa di Comunità – aggiunge Vigo – sarà deciso con gli enti preposti, facendo prima di tutto un’analisi dei bisogni del territorio. Oggi, dopo la tragedia del Covid, abbiamo l’occasione e la responsabilità di ricostruire tanti settori chiave del nostro paese, e la sanità di base è uno di quelli».

Fondamentale sarà l’integrazione della Casa di Comunità con i servizi sociali – come previsto nello specifico dalla normativa – e con il coinvolgimento del terzo settore.

L’apertura della Casa di Comunità è programmata per il 2024 e tutti gli investimenti per l’attivazione dei servizi sono previsti nei fondi Pnrr della Missione 6, dedicata alla salute del cittadino.

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