Il vescovo incontra i piccoli e le famiglie

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I tre nidi comunali riuniti insieme venerdì scorso

TORTONA – Venerdì scorso, alle 15, accompagnato dal suo segretario, don Paolo Padrini, e dal parroco della cattedrale, don Claudio Baldi, il vescovo si è presentato al cancello dell’asilo nido comunale di via Trento. Ad accoglierlo, la dirigente del Settore Servizi alla Persona e alla Comunità, Luisa Iotti, le Responsabili dei Servizi di Assistenza scolastica, Laura Lazzari, e dei Servizi Educativi per la Pri- ma Infanzia, Lorena Gatti. I piccoli dei tre nidi comunali – “Arcobaleno”, “Mary Poppins” e “Santachiara” e del Baby Parking, con genitori, nonni ed educatrici, lo attendevano nel giardino interno, seduti nell’erba, sotto gli alberi, dove il gradito ospite ha ricevuto il primo, semplice e informale benvenuto. I bambini con i grandi, ritmando il ritornello con il battito delle manine, sostenuti dalla chitarra del maestro Mario, hanno cantato il Girotondo della Pace; poi tutti i presenti, uno per volta, hanno piantato in un vaso i loro fiori di cartoncino colorato, dedicato ciascuno a un sentimento positivo. Poi è stata la volta di una mamma e un papà che hanno dedicato al vescovo il Cantico delle Creature, nella versione resa famosa dal film Fratello sole e sorella luna di Zeffirelli. Questi me- saggi di pace e speranza si sono intrecciati con le affascinanti bolle di sapone, che, pur nella loro fragilità, grazie alla leggera brezza pomeridiana, si sono elevate al cielo.

Il saluto e il ringraziamento ufficiale, a nome dell’Amministrazione comunale, li ha espressi Matteo Fantone, presidente della Commissione Servizi Sociali e Istruzione del Comune, che prendendo spunto dal simbolico gesto di piantare fiori, ha presentato l’impegno del Comune per fare di Tortona una comunità educante, capace di seminare e coltivare, perché si producano variegati fiori, solidi alberi, abbondanti frutti. Mentre bambine e bambini, sotto lo sguardo attento delle educatrici, giocavano e consumavano la merenda, Mons. Marini si è intrattenuto con i genitori e i nonni, ascoltandoli e salutandoli prima singolarmente e poi rivolgendo a tutti loro un intenso richiamo al valore della genitorialità, forma alta e speciale di collaborazione all’opera creatrice di Dio, alla bellezza della maternità e all’importanza dei bambini nel Vangelo (Mt 18,1-5). Dopo la preghiera dell’Ave Maria e la benedizione, le famiglie si sono congeda- te. Il vescovo ha poi rivolto la sua attenzione alle educatrici, per le quali ha avuto parole di stima e incoraggiamento, sottolineando co- me “il cuore” debba essere alla ba- se del rapporto educativo, da alimentare con “l’amorevolezza” (S. Giovanni Bosco), oltre che con l’autorevolezza del ruolo e delle competenze professionali. La visita dei locali ha consentito di fornire a lui informazioni sulla quotidianità dei servizi, sulle loro caratteristiche, sulla gestione innovativa attraverso il partenariato pubblico-privato con il “Santachiara”, sulle criticità che si registrano, anche a livello locale, per il progressivo calo delle nascite e per le ricadute sociali della pandemia.

Al vescovo è stato donato il grande cesto dei fiori di pace che riempie di colore il salone dell’episcopio.

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