Famiglia, qual è oggi la tua missione nel mondo?

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Al decimo Incontro Mondiale delle Famiglie che si è tenuto a Roma dal 22 al 26 giugno, presieduto dal Papa, era presente la famiglia Pistore della diocesi di Tortona, in rappresentanza di tutta la Regione Ecclesiastica Ligure

Dal 22 al 26 giugno si è tenuto a Roma il decimo Incontro Mondiale delle Famiglie, con una formula inedita, “multicentrica e diffusa”, definito dal Papa «un’opportunità della Provvidenza per coinvolgere tutte le famiglie della comunità ecclesiale». Per la prima volta, infatti, negli stessi giorni ogni Diocesi ha organizzato incontri locali per le realtà familiari.

Ad aprire il raduno, il 22 giugno, è stato il Festival delle Famiglie “The beauty of family” in Aula “Paolo VI” alla presenza del Santo Padre. «La vita familiare non è una missione impossibile. – ha detto il Pontefice nel suo intervento durante il Festival – Dobbiamo convertirci e camminare come Chiesa, perché le nostre diocesi e parrocchie diventino sempre più comunità che sostengono tutti a braccia aperte».

E dopo aver ascoltato la testimonianza di cinque famiglie, ha aggiunto: «Ogni vostra famiglia ha una missione da compiere nel mondo, una testimonianza da dare. Dobbiamo vivere con gli occhi puntati verso il Cielo», sull’esempio dei beati Maria e Luigi Beltrame Quattrocchi, patroni dell’Incontro mondiale.

Il 23 giugno sono proseguiti i lavori e sono state presentate due conferenze, di cui una sul tema “Accompagnare i primi anni di matrimonio”.

Venerdì 24 giugno è stata la volta dell’approfondimento di alcuni snodi tra cui “Il catecumenato matrimoniale” e la “Vocazione e missione nelle periferie esistenziali”.

Sabato 25 giugno si è aperto con la conferenza dedicata alla famiglia Beltrame Quattrocchi e la presentazione del sussidio sui “Santi Sposi” ed è proseguito con la Santa Messa presieduta da Papa Francesco in piazza san Pietro. Rivolgendosi alle famiglie Francesco ha ribadito: «Siete invitate a non avere altre priorità, a non “volgervi indietro”, cioè a non rimpiangere la vita di prima, la libertà di prima, con le sue ingannevoli illusioni. La vita si fossilizza quando non accoglie la novità della chiamata di Dio, rimpiangendo il passato».

«Quando Gesù chiama, anche al matrimonio e alla famiglia, chiede di guardare avanti e sempre ci precede nel cammino, sempre ci precede nell’amore e nel servizio. Chi lo segue non rimane deluso! L’amore che vivete tra voi sia sempre aperto, estroverso, capace di toccare i più deboli e i feriti che incontrate lungo la strada: fragili nel corpo e fragili nell’anima.

L’amore, infatti, anche quello familiare – ha concluso il Pontefice – si purifica e si rafforza quando viene donato. La Chiesa è con voi, anzi, la Chiesa è in voi! La Chiesa, infatti, è nata da una Famiglia, quella di Nazaret, ed è fatta principalmente di famiglie».

L’incontro è terminato domenica 26 giugno con il “Mandato alle famiglie”.

A Roma era presente anche la nostra Diocesi, con Paola Busetti e Stefano Pistore di Santa Giuletta che hanno rappresentato tutta la Regione Ecclesiastica Ligure alla quale Tortona appartiene.

La coppia, che ha due figli, Cesare di 13 anni (con loro a Roma) e Giacomo di 19 anni, fa parte della Commissione diocesana di Pastorale Familiare e sta seguendo il Master di Consulenza Familiare della Cei.

Tornati a casa hanno condiviso con noi la loro intensa esperienza romana.

Daniela Catalano

«Emozionati ma pronti a essere segno di Cristo»

Toccare tanto mondo in poco tempo regala la sensazione di vertigine; in un attimo, dopo un momento di grande emozione e anche di smarrimento, con l’eco del timore di essere inadeguati, impreparati ad affrontare quello che il Signore ci chiama a fare, ci siamo trovati in Aula “Paolo VI”.

Piccolissimi, di fronte alla scultura che rappresenta la Resurrezione di Gesù che accoglie tutti e la commozione ha preso il sopravvento.

È stato il sorriso di una meravigliosa mamma africana a darci il benvenuto, mano nella mano con il marito, in un’identità unica dell’uno nell’altra anche nel vestire.

Il loro dimostrare alla società che sono coppia di sposi si palesa nell’indossare gli stessi colori, gli stessi motivi tessuti sugli abiti.

La bellezza, la gioia dell’essere famiglia portata a tutti!

Ci siamo guardati, presi per mano, ci siamo seduti e ci siamo detti: «Speriamo di capire, cerchiamo di imparare quanto più sarà possibile».

Vicino a noi frammenti di mondo: Argentina, Paraguay, Brasile, Spagna, Sud Africa, Filippine e tutti gli angoli della terra, incroci di sorrisi, immersi in un humus di fratellanza, di pace, di amore capaci di rendere visibile davvero la “grazia” di Dio.

Poi la chiamata, la missione. In ogni intervento sono riecheggiate le parole che poi ha detto il Santo Padre durante la Messa del sabato: «Siate famiglie in uscita, Chiesa in uscita, proseguite il cammino, non abbandonate le giovani coppie, siate luce, siate Chiesa. E non di meno: siate missionarie per le vie del mondo».

Che impegno!

Sopravviene un groppo in gola, viene il magone, vicino a noi gli amici di Asti, di Novara, Vigevano, di Como, di Bari, di Patti, conosciuti in questa occasione ma già tanto preziosi.

Ci capiamo: tutti quanti con la medesima sensazione di essere piccoli, inadeguati, impreparati ma pronti, con l’aiuto di Dio, a partire.

Ecco che pian piano si svela il perché di questa chiamata: nella famiglia cristiana si realizza l’amore gratuito, la fratellanza, la solidarietà, ci si dimentica di sé per l’altro, eppure lo si fa nella gioia grande di essere un unico con il coniuge.

Le famiglie cristiane sono cellule di un mondo di pace, di rispetto; sono semi di un mondo di fratellanza; gli sposi consacrati nel nome di Dio devono avere un cuore enorme, capace di accoglienza a ogni livello. I verbi che usa Papa Francesco sono potenti: «Annunciate, donate speranza, agite, cucite il tessuto della società, siate segno di Cristo, non abbiate paura, accompagnate, fatevi carico e per favore pregate sempre».

Paola Busetti e Stefano Pistore

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