È caduta la giunta. Paolo Ponta guiderà il Comune di Novi

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Dopo le dimissioni di 9 consiglieri, il sindaco ha lasciato l’aula. Nominato il commissario

NOVI LIGURE – È il viceprefetto vicario Paolo Giuseppe Alfredo Ponta il nuovo commissario prefettizio del Comune. Novese, 58 anni, si è insediato due giorni fa. La nomina è arrivata lunedì pomeriggio, a soli 3 giorni di distanza dalle 9 dimissioni irrevocabili presentate dai consiglieri di opposizione che han- no portato alla caduta della giunta di Centrodestra guidata da Gian Paolo Cabella, con due anni di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato.

«Il Prefetto Francesco Zito ha sospeso il consiglio comunale di No- vi Ligure, nominando contestualmente il Viceprefetto Vicario, Paolo Ponta, commissario prefettizio per la provvisoria gestione dell’en- te. – si legge in una nota ufficiale di Palazzo Ghilini – Il commissario reggerà il Comune con i poteri di sindaco, giunta e consiglio fino alla nomina del commissario straordinario, che avverrà con decreto del Presidente della Repubblica in concomitanza allo scioglimento dell’amministrazione civica», fino al primo turno elettorale utile, previsto per la primavera del 2023.

Uno scenario simile si era avuto due anni fa nella vicina Gavi, l’allora commissario Maria Clara Callegari mantenne l’incarico fino alle successive elezioni senza nuove indicazioni dalla capitale.

«Priorità al bilancio, che deve essere approvato entro il 31 luglio – ha commentato Ponta – Non sarò solo, perché con me ci saranno pure dei subcommissari. Tutto è ancora in via di definizione». È dunque probabile che siano inseriti in organico dirigenti di ragioneria e amministrativi.

Tutto è accaduto molto in fretta. La possibilità che la giunta novese non reggesse era nell’aria. Un’ipotesi che ha trovato terreno fertile giovedì 30 giugno subito dopo il consiglio comunale.

«Non è un momento bello. – commenta Simone Tedeschi, capogruppo Dem – È qualcosa a cui non saremmo voluti arrivare, però ormai da tempo questa amministrazione non era più in grado di decidere nulla. Ha sempre avuto un atteggiamento di chiusura e rottura.

Giovedì non ci è stato permesso di interloquire». Una seduta durata poco più di mezz’ora ma che ha di fatto sancito la fine anticipata dell’attuale legislatura.

Dopo la richiesta del sindaco di ritirare dalla discussione la proposta di approvazione del bilancio di previsione e di tutti i punti a essa correlati, la giunta e i consiglieri di maggioranza hanno abbandonato in blocco l’aula. Nonostante il numero legale fosse ancora in vigore, con 9 presenti in tutto in rappresentanza dei gruppi d’opposizione, il presidente dell’assemblea Oscar Poletto ha scelto di chiudere arbitrariamente la seduta negando la parola ai presenti. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.

«In 27 anni di consiglio non ho mai assistito a una scena del genere. – afferma Bertoli – Manca un bilancio che avrebbe dovuto essere votato noi l’avremmo fatto passare, ma la gente scappa e non ci viene consentito. Noi abbiamo presentato 5 emendamenti e forse la maggioranza ha mal digerito la cosa, ma si potevano trovare delle mediazioni.

Come Solo Novi ci siamo spostati dalla maggioranza, però per senso di responsabilità abbiamo lasciato passare tutti i bilanci e anche in questo caso l’avremmo fatto».

Luca Lovelli

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