A Cabella Ligure dove i libri “vengono liberati”
Nel cuore della Val Borbera c’è una postazione per il Bookcrossing che attira centinaia di turisti lettori. L’idea è venuta a Susanna insieme al desiderio di trasformare il mondo in una biblioteca all’aperto
Rendere il mondo una biblioteca all’aperto. È questa l’idea del Bookcrossing, che prevede la condivisione gratuita di libri usati. Il meccanismo è molto semplice: lasciare un libro che si è letto in contenitori scelti per l’uso per donarlo a chi lo vuole prendere e leggere. E nello stes-so tempo scoprire se c’è un titolo che interessa e portarlo con sé. Il fenomeno ha trovato una sua definizione in America con la nascita, nell’aprile del 2001, del sito bookcrossing.com, a cui fanno riferimento i bookcrosser di tutto il mondo. Un sistema che si è diffuso rapidamente in 132 Paesi e ovviamente anche in Italia, nelle grandi città e pure nei centri abitati più piccoli.
Come Cabella Ligure, il paese incastonato nella Val Borbera, dove da circa 4 anni è nata la “libreria aperta” che si chiama “Cabella in Piazza”. L’idea è venuta a Susanna, valborberina doc e lettrice appassionata, con tanta voglia di comunicare la bellezza della cultura.
Quello che era un normale scambio di titoli con quattro amiche è poi diventato molto di più. Da una cassetta con otto libri si è arrivati alla condivisione con persone di tutta Italia, grazie ai social. Susanna, infatti, nel 2019 ha aperto una pagina su Instagram e da quel momento non sono più esistiti confini.
I volumi sono diventati lo strumento per creare nuovi legami e nel periodo di pandemia le connessioni virtuali sono state anche molto provvidenziali per superare un momento difficile, affidandosi al potere terapeutico del leggere.
Oggi, purtroppo, il tempo a disposizione di Susanna è molto poco ma non è venuto meno il suo entusiasmo. Se su internet la presenza è diminuita, il punto fisico allestito a Cabella vive di vita propria. L’angolo scelto, dove è stato collocato un vecchio frigorifero dipinto di rosso e una casetta di legno, si trova davanti alla casa in cui abitava Susanna prima di trasferirsi ad Arquata Scrivia, casa che è diventata la sua attuale residenza estiva, dove un tempo c’era un negozio di ferramenta, chiuso ormai da anni. Quel luogo si è trasformato in un punto di incontro, tra turisti curiosi, amanti del trekking e della lettura. Ed è proprio quello che Susanna sognava, anche se – come lei stessa ammette – a un certo punto la situazione le è sfuggita dalle mani e si è trovata catapultata in un vortice di relazioni che mai avrebbe immaginato.
Con il Bookcrossing, infatti, nel momento in cui i libri, come si dice in ger-go, “vengono liberati” iniziano a circo-
lare nel mondo permettendo un arricchimento reciproco. Se è vero – come recita il sito ufficiale – che i bookcrosser sono “le persone più generose, innovative, amichevoli, di buon cuore, bizzar-re, divertenti ed educate sulla faccia della terra”, Susanna corrisponde perfettamente all’identikit e con il suo entusiasmo è pronta a guardare al futuro. La sua idea è quella di potenziare non solo lo scambio ma anche i momenti di incontro, organizzando presentazioni dal vivo con autori e scrittori ed eventi culturali nella sua valle. Per ora è possibile andare a Cabella per respirare un po’ di aria fresca, ammirare il panorama e fermarsi davanti all’ex ferramenta per scoprire i titoli a disposizione… e magari si può anche incontrare Susanna che è molto riservata ma è pronta ad accogliere a braccia aperte i suoi amati amici lettori.
Daniela Catalano