Very Walla

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di Silvia Malaspina e Carolina Mangiarotti

I palinsesti televisivi estivi, per lo meno quelli delle reti generaliste, sono spesso caratterizzati dalla riproposizione di film e fiction di successo, anche piuttosto datati: come da tradizione, su Rai 1 è andato in onda per la trentesima volta Pretty Woman.

Lo share è schizzato a livelli record, considerata la stagione estiva: evidentemente gli spettatori non sembrano disposti a rinunciare a rivedere la vicenda romantica della prostituta Vivian Ward, moderna Cenerentola, che, abbandonato Hollywood Boulevard come luogo di lavoro, si innamora dell’affarista miliardario Edward Lewis e, ricambiata, lo strappa a una vita arida e senza amore.

Nella nostra famiglia a questa pellicola è associato un particolare aneddoto: durante una delle tante proiezioni televisive l’allora quattrenne, dimenandosi sulle note della colonna sonora, si mise a canticchiare «Very Walla, uolching daun te striiit … oh, oh, Very Walla!» Da allora per noi il titolo del film è “Very Walla” e questa storpiatura maccheronica è stata trasferita anche sulla povera Julia Roberts alla quale, anche se ha interpretato moltissimi altri film, tocca essere così additata: «Hai visto che bella Very Walla nello spot della Lancome? È invecchiata benissimo!», mentre, ad illustrazione delle foto inviate su WhatsApp risulta: «Questo è l’hotel dove è stato girato “Very Walla”! È una delle prime cose che ho visitato a Hollywood.»

La sera della replica della scorsa settimana, pur essendo rimasti solo in due, i patti sono stati subito chiari: «Su Rai 1 c’è “Very Walla”: se desideri vedere qualcos’altro, ti accomodi in cucina: la televisione della sala e relativo divano sono miei!» «Ma dai, ormai conosci i dialoghi a memoria! Va be’ lo vedrò anche io, intanto sono stanco morto e mi addormento subito.» Le cose non sono andate proprio così, come notificato nel corso delle cronache telefoniche: «Ieri sera tuo papà ha visto fino all’ultima scena di “Very Walla” senza appisolarsi nemmeno un secondo e il cane ha dovuto attendere la fine del film per la consueta passeggiata serale.» «Non ci credo! Ma se lui resta vigile solo davanti alle trasmissioni di sport, fosse anche la gara di salto in alto delle pulci! Allora è vero che questo film ha qualcosa di magico!» «Il lieto fine è l’aspirazione di tutti e, in tempi come questi così difficili e incerti, il potere dei sogni è ancor più necessario. Credo che merito del successo sia dovuto anche ai dialoghi accurati e preganti: nello scambio di battute della scena finale, nella quale Edward si arrampica sulla scala anti incendio per raggiungere Vivian nonostante soffra di vertigini, è contenuta la chiosa non solo del film, ma anche di ogni storia d’amore: “Cosa succede dopo che lui salva lei?” “Che lei salva lui”.» «E brava Very Walla: un classico che non passa mai di moda!»

silviamalaspina@libero.it

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