“Don Bosco”: la scuola a misura di bambino

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La nuova direttrice suor Alma Serra illustra le novità per potenziare la manualità e la creatività

NOVI LIGURE – Mettere al centro la persona, prendersi cura dei bambini in tutti i loro aspetti, garantire il massimo rispetto per i tempi di ognuno, creare un ambiente sereno e accogliente, funzionale all’apprendimento e al gioco: queste le priorità della Scuola dell’infanzia novese “Don Bosco”.

Non una nuova scuola ma un nuovo capitolo di un’istituzione scolastica storica della città, con l’o- ratorio che ha visto crescere generazioni di novesi sotto lo sguardo attento e amorevole delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Recentemente suor Loredana Saiu, direttrice dell’istituto è stata salutata da tutti con affetto e nostalgia essendo stata trasferita ad Aosta. Al suo posto è arrivata suor Alma Serra, che ha vissuto numerose esperienze in diverse scuole per l’infanzia piemontesi. Tanti i progetti che ha in cantiere per il nuovo anno scolastico che si aprirà il 12 settembre a tempo pieno con il pre e il post scuola per i già frequentanti e dal 13 settembre per i nuovi iscritti.

«Con il collegio docenti – afferma suor Alma, non riuscendo a nascondere l’entusiasmo – abbiamo preparato un volantino che evidenzia l’identità della nostra scuola secondo il carisma salesiano di Don Bosco e di Madre Mazzarello.

Puntiamo sul nuovo “Progetto Accoglienza” che coinvolge i bambini dai 3 ai 6 anni in un’esperienza di inserimento. Attraverso un’attenta analisi della situazione mediante colloqui con le famiglie, vogliamo comprendere le caratteristiche umane, psicologiche, sociali e culturali di ogni bambino per individuare esigenze e percorsi mirati». «Il grande cortile e lo spazio verde di cui disponiamo – prosegue – ci permetteranno di avvia- re il progetto di Orticoltura e Giardinaggio che andrà di pari passo con altri di manualità come il laboratorio di creatività, bricolage e manipolazione. Sarà posta attenzione anche allo sviluppo delle competenze emotive e relazionali attraverso percorsi di Giocomotricità e, come ampliamento dell’offerta formativa, desideriamo sviluppare abilità specifiche come l’aspetto ritmico musicale. Tutte le attività saranno seguite da un’insegnante e da un’assistente: il nostro desiderio è che i bambini vivano serenamente l’ambiente diverso dal contesto familiare costruendo un gruppo affettivamente significativo e stabiliscano una relazione di fiducia con le figure di riferimento scolastico».

Cristina Bertin

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