Il ritiro del Cursillo di Cristianità

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Tre giorni a Mornese per i membri di Piemonte, Liguria e Lombardia. Mons. Marini ha aperto i lavori con una profonda meditazione

MORNESE – Nella bella cornice della Casa di spiritualità delle Figlie di Maria Ausiliatrice, il territorio 8 del movimento dei Cursillos di Cristianità (undici diocesi di Piemonte, Liguria e Lombardia) ha dato il via alle sue attività, dopo la pausa estiva, con un ritiro di studio di tre giorni, dalla serata di venerdì 2 al pomeriggio di domenica 4 settembre. Ad aprire questa importante iniziativa, a cui erano presenti delegazioni di tutte le diocesi da Ventimiglia a Livigno, è stata l’intensa meditazione di Mons. Guido Marini sul tema “Chiesa, corpo mistico fatto di fratelli”, seguita dall’Adorazione eucaristica silenziosa e continua per tutta la notte. Per i cursillisti il tema del “Corpo Mistico” è al centro delle riflessioni di questo anno post-pandemia, in cui riprendono gli incontri in presenza, dopo che a luglio si è tenuta a Frascati una grande convivenza nazionale di studio e nella quale, partendo dall’enciclica di Pio XII Mystici Corporis Christi, è stato affrontato il tema dei “cursillos come strumento di rinnovamento cristiano”. Mons. Marini, che ha accolto con grande disponibilità l’invito ad aprire i lavori, arrivato nel santuario di Santa Maria Mazzarello, ha salutato uno per uno tutti presenti e il suo gesto ha scaldato il cuore di tutti. La sua meditazione ha preso avvio dal brano dei discepoli di Emmaus che è stato suddiviso in 4 passaggi (smarrimento dei due discepoli, dialogo con Gesù, cena, ritorno alla comunità di Gerusalemme) collegati ad altrettante parti della celebrazione eucaristica. L’appartenenza al Corpo Mistico cresce vivendo la Messa nell’andare verso Gesù, nell’ascoltare la sua parola, nel ricevere il suo corpo, nel portare Gesù nel mondo. «Gesù – ha detto il vescovo – è tutto, Lui è il centro su cui tutto deve essere fondato. Alla domanda “Cosa significa per te essere cristiano” l’unica risposta vera è “Appartenere a Gesù”». La meditazione ha toccato i temi della preghiera (affinché Gesù occupi tutto lo spazio del nostro cuore), della carità (per riconoscere il suo volto nella vita dei fratelli), della speranza (per avere la certezza gioiosa che siamo diretti verso una pienezza che ci attende) e della fede (per vivere di essa).

Il ritiro è proseguito con due giorni di studio molto intensi che, partendo dalla ripresa dei temi della convivenza nazionale, hanno toccato quelli più specificatamente cursillistici dell’andare in missione, del fare apostolato in particolare con i “lontani dalla fede”, dell’accompagnamento di quanti avendo partecipato all’esperienza spirituale del Cursillo desiderano fare un cammino adulto e autentico di fede. Con la sorpresa finale che ogni discorso sembrava incastonarsi perfettamente nella meditazione del vescovo, come se su quell’albero da lui piantato fossero maturati, per opera dello Spirito Santo, tanti meravigliosi frutti. Organizzato da Carlo De Benedetti, coordinatore territoriale, guidato dal rettore Giorgio Gavaldo e concluso da don Massimo Bianchi, animatore spirituale territoriale, nel ritiro si sono susseguite le comunicazioni (chiamate “rollo” dal “rotolo” che l’a- raldo svolge quando proclama un importante annuncio) di Ruggero Caldera, suor Luigina Silvestrin, don Francesco Larocca, Bianca Gubernati, fra Mauro Zella e Giacomo Tomasini. Per chi volesse informazioni, il Cursillo nella diocesi di Tortona è guidato da Cristina Spinolo (340 4996629) e da don Angelo Vennarucci. Nelle parrocchie possono essere reperite indicazioni sulle persone da contattare.

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