Voti temporanei per sette orionini

Visualizzazioni: 411

La professione religiosa al santuario della Guardia e il saluto del vescovo all’Opera “Don Orione”

TORTONA – Giovedì 8 settembre, festa della Natività della Beata Vergine Maria, nella basilica santuario della Madonna della Guardia cuore e centro della congregazione orionina, sono state emesse le prime professioni religiose di sette ragazzi: Aidan Justino Hernandez Melean, Javier Andres Navarrete Aspee, Orest Zadorozhnyi, Rafael Antonio Cordero Diaz, Robert Bordianu, Robert Petru Solot e Silviu Emanuel Ungureanu.

La celebrazione è stata presieduta dal direttore provinciale don Giovanni Carollo insieme a numerosi confratelli convenuti da ogni parte della Provincia Religiosa e tutta la famiglia carismatica orionina nelle sue espressioni.

Una famiglia in festa, riunita attorno al corpo del fondatore, ha partecipato alla gioia di sette ragazzi che dopo un anno di noviziato, guidati dal Padre Maestro don Filippo Benetazzo, hanno emesso la prima professione religiosa, i voti temporanei, promettendo dinnanzi a Dio e alla Chiesa di seguire i consigli evangelici.

All’inizio della Messa, Mons. Marini, che ha voluto essere presente, ha rivolto ai presenti un saluto paterno e ai novizi ha donato tre parole ispirate dalla liturgia del giorno: salvezza, pace e gioia.

«La Madonna è colei che più di ogni altro ha sperimentato la salvezza con il Signore – ha detto il vescovo – vivendo l’esperienza della gioia e della pace. L’augurio che oggi formulo a voi è che nella vostra vita possiate sempre più entrare nel mistero della salvezza, nella condivisione della vita del Signore, avere sempre più come grande amore nel vostro cuore il Signore Gesù e per questo vivere ogni giorno una pace e gioia crescente. Sono certo che la Madonna vuole custodire in voi queste tre parole. Mi rivolgo a Lei chiedendo che sia la vostra custode così che possiate testimoniare quanto è bello vivere con il Signore e vivere la vita religiosa».

L’emozione era tangibile e molti non hanno saputo trattenerla, soprattutto quando i ragazzi con voce rotta dall’emozione hanno detto il loro “Eccomi. Sì, con la grazia di Dio lo voglio”, hanno indossato l’abito religioso, ricevuto le Costituzioni della Congregazione e l’abbraccio dei confratelli, firmando il loro impegno. Nell’omelia, don Giovanni Carollo ha sottolineato tre aspetti fondamentali per la vita religiosa: la centralità di Cristo, l’identità del carisma orionino e la fiducia nella Divina Provvidenza. «Dobbiamo impegnarci ad essere profeti di vita fraterna, di comunione e di sinodalità. – ha sottolineato don Carollo – Guardiamo a Maria e come Lei anche noi siamo chiamati a essere un bel segno della presenza nel mondo e nella nostra vita. Di un Dio che ha fissato la sua tenda nel cuore dell’uomo e nella storia di ogni tempo e non la toglierà più». Anche altri giovani e una suora hanno rinnovato il loro “Sì” davanti a Dio nelle mani dei loro rispettivi superiori.

Dopo la comunione i neo professi con il celebrante sono saliti ai piedi della statua della Vergine per l’atto di consacrazione e poi tutti in processione si sono recati davanti all’urna di san Luigi Orione.

L’agape fraterna ha concluso la giornata di festa, di famiglia e di grazia.

Fabio Mogni

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *