Come stanno oggi i ragazzi?
Il 23 e il 24 settembre si è svolto in Seminario il Meeting di Pastorale Giovanile. Gli interventi di don Samuele Marelli e di Silvia Armandola. Il saluto del vescovo
TORTONA – Gli organizzatori pensavano a un flop e, invece, il Signore ha benedetto l’esperienza del Meeting di Pastorale giovanile che si è tenuto in Seminario venerdì 23 e sabato 24 settembre e che è diventato un momento forte di condivisione e di confronto ecclesiale. La due giorni ha avuto inizio con la Santa Messa, celebrata nella cappella del Seminario, durante la quale il Meeting è stato affidato al Signore che ha preparato i presenti a vivere gli incontri come occasione di ascolto dello Spirito Santo, nel pieno dell’esperienza sinodale in cui tutta la Chiesa è coinvolta. Un video con delle intervi- ste realizzate per le strade delle cit- tà diocesane ad alcuni adolescenti ha dato l’avvio alla serata in cui, grazie all’intervento di don Samuele Marelli, responsabile della Pastorale Giovanile di Seregno, nella diocesi di Milano, i partecipanti sono stati chiamati a chiedersi «come stanno i ragazzi e come stanno gli educatori».
Don Samuele ha esortato a riconoscere i giovani di oggi come “provati”. Parola che può assumere un significato positivo nel senso esistenziale e vocazionale: la prova, in- fatti, permette lo svelarsi della domanda circa il senso. L’educatore, sempre è chiamato sempre di più passare del tempo con i ragazzi e ad “accompagnarli” nel senso di “fare un pezzo di strada” insieme a loro, partendo dai bisogni che essi manifestano, per accendere in loro i desideri, sullo stile di Gesù, proprio come insegna il Vangelo.
Sabato 24 settembre, nel salone gremito, il confr
onto si è concentrato sulle esperienze diocesane esistenti. Rappresentanti di Oratori parrocchiali, dell’Azione Cattolica e dello MSAC, di Oftal, Scout e dell’istituto “Santachiara” hanno raccontato luci e ombre, pregi e limiti delle attività rivolte al pubblico giovanile sul territorio. Molto interessante il racconto di un’ospite speciale: Silvia Armandola, responsabile della fondazione “Adolescere” di Voghera, che ha evidenziato l’urgenza sociale evidente tra i ragazzi vittime di famiglie assenti e di forti disagi.
Il resto della giornata ha visto i partecipanti dividersi in gruppi di lavoro per continuare ad analizzare la situazione e verificare insieme l’efficacia delle proposte della Pastorale. Non ci sono state vere e proprie conclusioni del Meeting ma al termine è emersa la consapevolezza di progettare davvero una “rete”. Non solo a parole per poi continuare ciascuno un cammino “solitario”, ma cercando il confronto e la comunione avendo a cuore la crescita umana e spirituale della gioventù della Diocesi.
E forse, alla vigilia della Giornata Mondiale a Lisbona nel 2023 questo desiderio potrebbe anche avverarsi. Sabato, prima di cena, è arrivato in Seminario anche il vescovo, Mons. Guido Marini che ha salutato tutti i presenti e ha augurato loro di lavorare con impegno e con serenità. Su tutti ha impartito la sua paterna benedizione.
Don Cristiano Orezzi, responsabile del Servizio di Pastorale Giovanile diocesana, al termine del Meeting ha ringraziato in modo particolare l’equipe per l’importante lavoro che ha svolto nel realizzare l’e-vento e che porta avanti sempre con continuità. E ha poi espresso gratitudine ai vari ospiti che hanno raccontato la loro testimonianza, ai partecipanti, al vescovo, ai sacerdoti e alle religiose intervenuti e al “Santachiara” di Tortona per i pasti consumati tra venerdì e sabato.