Il “poverello di Assisi” ha annunciato Cristo con la sua vita

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Al pomeriggio la celebrazione eucaristica con il vescovo dai Padri Cappuccini di Tortona

TORTONA – La nostra fraternità dei Padri Cappuccini di Tortona nel festeggiare la solennità del Serafico Padre san Francesco, ha avuto la gioia di avere un ospite di eccellenza: Mons. Guido Marini, il quale ha presieduto la santa Messa delle ore 18 e i solenni Vespri. Nella sua omelia il pastore diocesano ha messo in evidenza tre caratteristiche di san Francesco: essere innamorato di Gesù tanto che «poco alla volta è finito per assomigliarGli in modo uni-co, forse come nessun altro nella storia»; era piccolo «perché ha vissuto la sua dipendenza di amore dal Signore e dal suo vangelo e si è fatto piccolo per fare grande il Signore» e come terza caratteristica è diventato nuovo. «L’incontro con il Signore ha trasformato la sua vita e l’ha resa piena della pienezza della vita stessa di Dio». San Francesco è “operatore di pace”, ha sposato “madonna povertà” e ha amato appassionatamente la natura e il creato: definizioni tutte verissime perchè, come ha affermato Mons. Marini «aveva in sé Cristo Signore che è la pace vera e l’ha annunciato con la parola e con la vita, ha amato la creazione e la natura perché vi vedeva la presenza del Signore e ha amato la povertà perché tutto ciò che era ricchezza lo distoglieva dal Signore mentre nei poveri vedeva il volto di Dio». «Il segreto di Francesco – ha concluso – è il Signore» l’unico vero bene, da seguire e da imitare per giungere alla santità, proprio come ricordava anche il ritornello del salmo del giorno :“Sei tu, o Signore, l’unico mio bene”.

Fr. Manolo Librera

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