Campari raddoppia e pensa a nuove assunzioni

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Entro il 2025 arriverà a 80 mila metri quadrati di superficie e investirà sul territorio novese

NOVI LIGURE – La Campari raddoppia la sua superficie e progetta nuove assunzioni. Un’espansione già annunciata in estate ma ora certificata dall’inserimento nell’albo pretorio del Comune del provvedimento datato 8 settembre, firmato dal dirigente del settore urbanistica Dario Grassi, relativo al permesso di costruzione per «ampliamento del fabbricato industriale esistente per le realizzazione di una nuova linea di imbottigliamento».

La proprietà investirà complessivamente 40 milioni di euro sulla fabbrica cittadina, per rafforzare le linee di Aperol e Campari, a cui se ne aggiungono altri 10 per lo stabilimento cuneese di Canale.

Ottime notizie per l’economia e l’occupazione locali, che dopo la recente ripresa della produzione da parte della Pernigotti in previsione del periodo natalizio può guardare con fiducia ai progetti di espansione del colosso internazionale delle bevande alcoliche e analcoliche. La struttura con sede in viale delle Nazioni Unite, che può contare su un organico di circa 170 persone, amplierà la propria area passando dagli attuali 40mila metri quadrati a 80mila circa. I lavori, al via nel 2023, dovrebbero terminare entro fine 2025. Su base annuale, l’utile dell’azienda è cresciuto di oltre il 40% nel primo semestre del 2022, mentre le vendite nette sono state pari a 1,25 miliardi di euro, segnando un +19,2%. Vendite nette che, a loro volta, a fine 2021 avevano superato i 2 miliardi, superiori di oltre il 20% rispetto al 2020.

«Abbiamo stipulato accordi per il ricambio generazionale dei dipendenti e arriveranno nuove assunzioni. – ha sottolineato Tiziano Crocco, segretario provinciale Uila Uil che sta seguendo da vicino la vertenza Pernigotti – L’azienda rivolge grande attenzione a noi sindacati e c’è un ottimo rapporto tra le parti. È uno stabilimento che sui turni ha già una flessibilità di base abbastanza alta e stiamo ragionando insieme per organizzare al meglio il lavoro per quando l’allargamento diventerà effettivo.

Cercheremo di ottimizzare i tempi lavorativi e la conseguente qualità di vita dei dipendenti».

Luca Lovelli

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