Funziona a pieno regime il Centro diabete

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Finanziato dal Lions Club Stradella Broni. Il 13 novembre la giornata di prevenzione

BRONI – Funziona ormai a pieno regime il Centro diabetologico attivo presso la Casa comunità dell’ex ospedale Arnaboldi di Broni. Il progetto è stato ideato dal Lions Club Stradella Broni Host, che ha ottenuto un importante finanziamento dalla Fondazione Lions Club International. Con le risorse a disposizione, a cui si sono aggiunte quelle del Club e i contributi dei Lions Club Stradella Broni Montalino e Montù Beccaria Le Vigne, sono stati ampliati gli spazi del precedente Centro diabetologico e sono stati allestiti gli studi degli specialisti, la palestra e la sala di attesa. Quest’anno, inoltre, il Lions Club Stradella Broni Host ha deciso di realizzare un altro service, per un investimento di 10 mila euro, per l’acquisto di ulteriori attrezzature per la palestra. Il 25 ottobre, inoltre, il Centro riceverà la visita di Jitsuhiro Yamada, past presidente internazionale dei Lions, alla presenza del direttore generale di Asst Pavia, Marco Paternoster, delle autorità e dei rappresentanti istituzionali. «L’apporto degli specialisti, il nutrizionista, il cardiologo, l’oculista, l’esperto del piede diabetico, consente una presa in carico complessiva del paziente senza bisogno che si sposti in altri Centri per le visite» – spiega Maurizio Gramegna, presidente del Lions Club Stradella Broni Host e responsabile del progetto. Il prossimo 13 novembre, inoltre, i Lions organizzeranno a Stradella e Broni la tradizionale giornata dedicata alla cura del diabete con la prova gratuita della glicemia, grazie al supporto dei medici di base e, per la prima volta da quest’anno, anche del personale sanitario del Centro diabetologico, coordinato dalla dottoressa Nadia Cerutti. Un’opportunità per raccogliere dati e proseguire gli studi sulla malattia. Secondo i dati di Asst Pavia, infatti, in Oltrepò orientale sono 3.600 i pazienti già seguiti alla Casa Comunità di Broni e negli ospedali di Stradella e Varzi, ma i malati di diabete sul territorio sono circa 16 mila (il 10,86% della popolazione oltrepadana), una percentuale quasi doppia rispetto a quella della provincia (6,25%) e più del doppio della media regionale (4,6%). «I dati raccolti serviranno a capire i motivi di questa incidenza, se riconducibili all’età della popolazione, piuttosto elevata in queste zone, alle abitudini alimentari o ad altri fattori» – aggiunge Gramegna.

Oliviero Maggi

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