Binari raddoppiati: quali le criticità?

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Rfi presenta ai Comuni di Tortona, Pontecurone e Voghera il percorso e le opere previste

TORTONA – È entrata nel vivo la fase di dibattito pubblico in merito al quadruplicamento della ferrovia Tortona-Voghera, con tre incontri in cui la popolazione e le istituzioni hanno presentato osservazioni e segnalato criticità. Il tratto in questione è il proseguimento del Terzo Valico dei Giovi e in futuro prevede ampliamenti verso Pavia e Milano e si inscrive nel corridoio che unisce Mediterraneo e Mare del Nord. Le serate sono state di tipo interlocutorio a Tortona e Voghera, dove l’opera ha impatti minimi, ma più dense di contenuti a Pontecurone, dove è stato anche costituito un comitato civico, non per esprimere contrarietà all’opera, ma per sottolineare le problematiche di un tracciato che passa all’interno dell’abitato. I tecnici di Rete Ferroviaria italiana (Rfi) hanno illustrato il percorso e le opere previste per ciascuna delle tre località e hanno preso nota delle osservazioni formulate, per tenerne conto in sede di progetto definitivo, da redigere entro l’autunno 2023. I binari della linea storica raddoppieranno in modo da supportare i treni ad alta velocità (fino a 200 kmh) e ad alta capacità (il doppio di oggi quanto riguarda il traffico passeggeri e il 30% in più circa per il traffico merci). Per Tortona le situa- zioni critiche sono poche e riguardano soprattutto qualche esproprio di terreno.

Le modifiche avverranno soprattutto all’interno della stazione e a livello di piano regolatore generale. Tra le opere previste un ponte sul torrente Calvenza, uno sul Grue con risagomatura del torrente, una galleria di scavalco per separare la linea Milano-Genova da Torino-Piacenza e l’adeguamento di alcuni sottovia tra cui la ricostruzione di quello di via Romagnolo. Più complessa la situazione a Pontecurone, dove il sindaco Valentino D’Amico e il capogruppo dell’opposizione Ernesto Nobile, insieme al comitato, hanno espresso dubbi per la presenza in paese dei cantieri che dureranno alcuni anni. Inoltre, sono stati evidenziati l’impatto delle barriere acustiche, la presenza di case adiacenti la ferrovia, le opere di miglioramento della stazione che non saranno collegate all’aumento di fermate di treni regionali e sollevati dubbi per la presenza lungo il tratto di un collettore fognario e per le attività dell’azienda Stamplast, che si trova lungo il traccia- to. È stato anche proposto un eventuale spostamento dei nuovi binari all’esterno al paese.

Stefano Brocchetti

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