“L’anello debole”, il rapporto Caritas 2022 su povertà ed esclusione sociale

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Caritas, 6 assistiti su 10 sono “poveri intergenerazionali”. In aumento i nuovi beneficiari

«Il lavoro che abbiamo portato avanti ci dice la scelta di Caritas di leggere la realtà con gli occhi dei poveri. Questo Papa Francesco lo ha ricordato nel nostro cinquantesimo di fondazione. Ed è il nostro primo impegno: leggere la realtà con gli occhi dei poveri, è un contesto molto complesso che ci chiama ad alzare lo sguardo per nutrire speranza e per dare speranza, una speranza creativa. Una speranza che deve guidarci anche nel fare le scelte prioritarie per il nostro Paese». Lo ha detto don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana, alla presentazione, a Roma, del Rapporto su povertà ed esclusione sociale dal titolo “L’anello debole”, curato da Caritas Italiana.

Nel 2021 i Centri e servizi della Caritas hanno erogato quasi 1 milione e mezzo di interventi di aiuto da 192 Caritas diocesane. Almeno 227.556 persone sono supportate dai soli servizi Caritas in rete presenti in 192 diocesi. Rispetto al 2020 c’è un incremento del 7,7% di nuovi beneficiari, soprattutto stranieri; 6 assistiti Caritas su 10 risultano “poveri intergenerazionali”. Tra i nati da genitori senza alcun titolo, quasi 1 su 3 si è fermato alla sola licenza elementare. Cresce anche l’incidenza dei disoccupati o inoccupati che passa dal 41% al 47,1%. Sono 3 milioni di giovani tra i 15 e i 34 anni, pari al 25,1% del totale, che non studiano né lavorano. Sono alcuni dati contenuti nel Rapporto 2022 su povertà ed esclusione sociale in Italia di Caritas italiana.

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