Beata Gaetana Sterni

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Questa settimana conosciamo la figura della beata Gaetana Sterni fondatrice della congregazione delle Suore della divina volontà, beatificata da Giovanni Paolo II il 4 novembre 2001 e ricordata dalla Chiesa il 26 novembre. Nacque il 26 giugno 1827 a Cassola, piccolo paese della provincia di Vicenza, undicesima di quattordici figli. All’età di otto anni si trasferì a Bassano del Grappa insieme alla famiglia. In pochi anni perse la sorella maggiore e il padre e si ritrovò costretta a crescere in fretta. Dimostrò intelligenza, sensibilità, una personalità solare e una notevole leggiadria e per questo nel 1843 Gaetana sposò Liberale Conte, di sedici anni più vecchio di lei e vedovo con tre figli, che morì dopo appena otto mesi di matrimonio. A seguito di quest’evento, si ammalò gravemente e ricevette il viatico, ma poi si riprese. Il 15 dicembre nacque postumo il suo bimbo, morto dopo pochi giorni. Dopo essersi ripresa dal dolore si affidò al Signore e cominciò a prendersi cura dei tre piccoli orfani. Allontanata dalla famiglia del marito, a 19 anni ritornò da sua madre. Pregando capì che Dio voleva diventare “l’unico sposo dell’anima sua”.

Chiese quindi di entrare nel convento delle Canossiane di Bassano dove c’era la sorella e fu accettata come postulante. Dopo la morte improvvisa della mamma, dovette lasciare il convento e assumersi la responsabilità dei fratelli minori.

Nel 1849 stese il suo “metodo di vita”, che prevedeva il ritiro, il raccoglimento, la mortificazione e l’assidua pratica della confessione. Il 4 ottobre del 1852 ebbe la sua prima esperienza mistica e nel 1853 Gaetana entrò nell’“Ospizio di mendicità” della città che ospitava 115 ospiti “per la massima parte vittime del disordine e del vizio”. Fu accolta come assistente della direttrice e nel 1858 la sostituì nella carica.

Vi rimase per 36 anni fino alla morte e si impegnò in questo ministero con infaticabile carità. Cominciò a pensare anche di formare un’unione di donne che si dedicassero all’assistenza dei malati a domicilio.

A 33 anni, nel 1860, con il consenso del suo confessore fece voto di intera donazione di se stessa a Dio, “disposta ad accettare qualunque cosa il Signore volesse per lei”. Iniziò poi a scrivere le “regole personali” ed ebbe una seconda esperienza mistica il 26 maggio, seguita da una terza il 24 luglio. Nacquero così nel 1875 le Figlie della Divina Volontà dedite a servire i poveri e il prossimo bisognoso. Gaetana morì il 26 novembre 1889 assistita dalle sue figlie.

Le sue spoglie sono venerate nella Casa Madre.

Daniela Catalano

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