Il benvenuto a padre Eustace e a tre suore del Congo

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Opereranno negli oratori e all’Istituto “Gavina”

STRADELLA – La comunità di Stradella ha accolto domenica scorsa padre Eustace Nnadozie Diala, religioso dell’Opera Don Guanella, di origini nigeriane, finora in servizio a Bari, suor Baudouine, suor Claudine e suor Chantal, le religiose congolesi della Congregazione di Gesù Educatore, che hanno iniziato il loro impegno nel vicariato di Broni-Stradella-Valle Versa. Presenti l’arciprete don Gianluca Vernetti, il viceparroco don Daniele Lottari, il sindaco Alessandro Cantù e il vice Dino Di Michele e una delegazione di Savignone, parrocchia del Genovesato dove risiedevano le suore prima di arrivare a Stradella.

«Il periodo dell’Avvento ci invita all’accoglienza e noi la sperimentiamo con il dono di questo sacerdote e delle suore che accogliamo con gioia nella nostra comunità» – ha ricordato don Vernetti. «L’obiettivo della nostra amministrazione sarà quello di farvi sentire parte di una comunità più ampia – ha affermato nel saluto il sindaco Cantù – e non lasciarvi mai sole nell’opera apostolica che siete state chiamate a svolgere tra noi. Stradella ha da tempo una lunga tradizione di assistenza a malati e anziani e accompagnamento nella crescita dei ragazzi grazie alle suore».

«Grazie per il benvenuto e per la bella accoglienza. Sono venuto con tutto me stesso e vi darò tutto me stesso nell’opera pastorale verso giovani, ragazzi e anziani. – ha detto padre Eustace – Ho fatto tantissimi viaggi, in Africa e in Europa, e ho raccolto molte esperienze che spero di condividere con voi».

Il sacerdote e le religiose opereranno a fianco dei giovani e dei ragazzi, sia negli oratori sia all’istituto “Gavina”. «Siamo state chiamate per metterci in cammino insieme a voi, con fedeltà a Cristo e alla Chiesa e attenzione soprattutto ai poveri e ai più bisognosi. – hanno sottolineato le suore – Ringraziamo il Signore per questa nuova chiamata al suo servizio».

A padre Eustace e alle suore la parrocchia ha donato due stampe raffiguranti Maria perché accompagni la loro nuova missione nella comunità stradellina e non solo.

Oliviero Maggi

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