“Splash! Un tuffo a scuola” a Novi
Presentato il percorso didattico per circa 500 alunni. Previsti corsi di nuoto gratuito in orario scolastico
NOVI LIGURE – La piscina coperta ha realizzato il progetto “Splash! Un tuffo a scuola”, un progetto che coinvolge diversi enti tra cui la Regione Piemonte, che investirà 40 mila euro in aggiunta ai 10 mila del Comune.
Un importante percorso didattico che ha lo scopo di valorizzare la pratica sportiva e sensibilizzare la cittadinanza in merito alla sicurezza in acqua. Un’iniziativa che coinvolgerà oltre 500 tra giovani e giovanissimi alunni delle scuole locali, tra i quali anche i disabili.
Un’iniziativa che nasce grazie ai 40 mila euro di finanziamento in arrivo dal Comune in aggiunta ai 10 mila già previsti dalla Regione Piemonte. «Grazie alla sinergia tra operatori privati, enti pubblici, Anemòs e la collaborazione dei dirigenti degli istituti scolastici novesi, per la prima volta nel territorio si è realizzato un progetto così ampio e inclusivo che inseguivamo da 20 anni – racconta Marco Cioni, presidente di Aquarium Nuoto – È un’esperienza pilota che vogliamo diventi strutturale nei prossimi anni, perché il settore sport ha bisogno di cooperazione tra pubblico e privato.
L’annegamento è ancora oggi la prima causa di mortalità per i bambini tra i 4 e i 9 anni, mentre sono ancora tanti i ragazzi in età scolare che non sanno nuotare». I corsi, gratuiti per gli alunni, si terranno in orario scolastico.
Gli allievi degli istituti superiori “Amaldi” e “Ciampini-Boccardo” seguiranno un percorso di circa 20 lezioni in acqua al fine di apprendere o migliorare le tecniche elementari delle nuotate, dell’apnea, del salvamento, della pallanuoto e dell’acquagym.
Bambini e ragazzi della primaria e della secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo 2 parteciperanno invece a 16 lezioni.
«Ci siamo chiesti se fosse stato meglio chiudere e aspettare tempi migliori o se provarci. Abbiamo deciso di essere coraggiosi – sottolinea Paolo Reppetti, presidente di Anemòs, società del gruppo A- cos che gestisce la struttura – Abbiamo scelto le famiglie e i ragazzi, ovvero quella parte fragile che in questi anni, tra pandemia e caro bollette, ha sofferto di più.
Se c’è la crisi, non c’è solo per noi ma anche per gli altri.
In questi anni abbiamo anche investito tanto sull’efficientamento energetico della piscina».
Luca Lovelli