Luce per i ragazzi perché illuminati da Gesù Cristo

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Il 13 dicembre la Messa celebrata dal vescovo in cattedrale per tutti gli insegnanti cattolici

TORTONA – Martedì 13 dicembre, alle ore 21, tutti gli insegnanti della diocesi che vivono la loro fede in Cristo ogni giorno, sono stati invitati dal vescovo a partecipare alla S. Messa che ha celebrato in cattedrale.

All’inizio dell’Eucaristia che è stata animata dalla corale della cattedrale diretta da Daniela Menditto, ha preso la parola don Luca Ghiacci, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Scolastica che ha ringraziato il pastore per l’invito a pregare e ritrovarsi insieme davanti a Gesù Maestro.

Ha anche sottolineato come il compito degli insegnanti sia difficile «perché sono tante le sfide che lo caratterizzano, ma anche avvincente, perché i ragazzi sono sempre una sfida e un tesoro ma mai un problema». Mons. Marini, a sua volta, ha espresso gratitudine a don Luca per la sua preziosa opera che svolge nella Pastorale scolastica e con gli insegnanti non solo di religione ma anche con tutti quelli che vivono da cristiani. A tutti loro, infatti, la Chiesa vuole bene e, come ha detto il vescovo vuole sostenerli e incoraggiarli nel loro impegno educativo a servizio delle nuove generazioni. Nell’omelia il vescovo si è soffermato sulla pagina del profeta Isaia propria del tempo di Avvento che è tempo di attesa del Messia, il quale arriverà e «porterà qualcosa di veramente nuovo nella vita del mondo e della Chiesa» e ha poi messo in risalto la figura di Santa Lucia «che significa luminosa». Ha sottolineato tre caratteristiche che delineano l’esperienza della santa: coraggio, fedeltà e dono di sé.

In esse è evidente la capacità di Lucia a «lasciarsi incontrare dal Signore che cambia l’esistenza e che rende, come lei, coraggiosi e luminosi nel donarsi». La Parola, l’Eucaristia, la Riconciliazione e la Comunità cristiana sono le dimensioni dove tutti possono fare esperienza di incontro con il Signore e lasciarsi trasformare come la giovane santa.

«Nell’incontro quotidiano con Gesù che ogni giorno viene e bussa alle porte del cuore» la vita può divenire davvero luminosa.

Rivolgendosi a tutti gli insegnanti presenti, Mons. Marini ha ricordato che «i ragazzi, i giovani e i bambini hanno bisogno di uomini e donne che siano luminosi, di parole e testimonianze che trasmettono lo splendore che viene solo da Gesù Cristo. Hanno bisogno di intravvedere nel modo di insegnare Colui che di questa luce è la sorgente e la fonte, rende bella la vita e realizza la speranza dell’antico profeta». L’amore del Signore, dunque, è il solo capace di rendere luminosa la vita di fronte ai ragazzi che «sono cercatori instancabili di luce e sanno riconoscere dove la luce c’è, hanno il fiuto per capire quando un insegnante porta loro la luce vera che viene da Gesù».

Daniela Catalano

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