L’amore del Signore rende fertile il terreno della vita

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Messa e Adorazione eucaristica mensile per gli Uffici di Curia

TORTONA – Mercoledì 14 dicembre, nella cappella episcopale, il vescovo ha presieduto la S. Messa mensile per gli Uffici di Curia, alla presenza di mons. Mario Balladore, cancelliere diocesano, don Stefano Calissano, direttore dell’Ufficio Missionario e don Paolo Padrini, segretario vescovile.

Nell’omelia, riprendendo il passo del profeta Isaia della prima lettura, ha invitato a riflettere come la vita di ciascuno sia un terreno impermeabile che non permette al Signore di entrare, rimanendo così sterile e assetato.

Mons. Marini ha esortato a «lasciarsi smuovere dalla presenza del Signore in mezzo a noi» e ha auspicato che «il Natale sia esperienza di un incontro vero e di un terreno che lascia che la rugiada che scende dal cielo entri e trasformi la nostra esistenza». Bisogna evitare il rischio di una schiavitù al proprio “io” di cui spesso si è succubi e imparare, invece, ad aprire al Signore che bussa alla porta della vita ed entra in silenzio nelle pieghe della quotidianità, con la sua presenza di amore delicata e fedelissima. Al termine, a turno, gli impiegati di Curia si sono recati in cattedrale per unirsi all’adorazione eucaristica quotidiana per le vocazioni e a mezzogiorno sono tornati in cappella per pregare insieme l’Angelus.

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