«Allarga lo spazio dalla tua tenda»

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Riunita la commissione diocesana per il Sinodo per programmare le prossime tappe del cammino

TORTONA – Lunedì 12 dicembre la commissione diocesana per il Sinodo si è riunita in Curia, insieme al vescovo, per riflettere sul Documento di lavoro per la Tappa Continentale (DTC) intitolato “Allarga lo spazio della tua tenda” (Is 54,2) realizzato dalla Segreteria Generale del Sinodo alla fine del mese di ottobre. Dopo la preghiera iniziale e la lettura del passo del profeta Isaia da cui è stato ispirato il titolo, i presenti hanno fatto risuonare la Parola, riflettendo in modo personale sul significato della tenda.

Mons. Marini ha parlato di due immagini ispirate dalla tenda: la prima è quella di uno spazio vuoto che deve essere riempito dalla grazia del Signore che è commisurata alla grandezza della fede. Credere, infatti, attira l’opera di Dio e nella fede si compie il miracolo di vedere allargata la tenda. La seconda immagine messa in evidenza è quella della capanna di Betlemme. Il profeta parla, infatti, di quella capanna nella quale si realizza pienamente la presenza di Dio.

La tenda, dunque, ha l’ampiezza dell’umanità intera e si allarga nella misura in cui Dio è presente, fino a comprendere il mondo intero. Dalle tende locali si passa così alla tenda universale.

La riflessione, poi, si è concentrata sul DTC che è stato oggetto di analisi e di confronto. I presenti sono stati concordi nel riconoscere che il testo è molto ricco e variegato e fa emergere una grande pluralità di visioni e di esperienze, individuando, però, tratti comuni del sentire che sono simili nelle Chiese del mondo.

Interessante la vitalità e l’entusiasmo che emerge dalle Chiese “giovani” e anche il desiderio di vivere sempre di più la sinodalità.

Il documento raccoglie attorno ad alcuni nuclei le speranze e le preoccupazioni del popolo di Dio sparso sulla terra e offre alle Chiese locali l’opportunità di ascoltare la voce l’una dell’altra, in vista delle Assemblee continentali del 2023, cui spetta il compito di stilare un elenco di priorità su cui si opererà il discernimento della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi che si svolgerà ad ottobre.

La commissione diocesana ha evidenziato nel Documento la necessità dell’ascolto che emerge e che è importante a livello locale, come anche l’interrogarsi sull’annuncio della fede oggi, nel nostro tempo. Mons. Marini a questo proposito ha invitato a ripartire dal discernimento personale che porta a interrogarsi su come la nostra vita è davvero stata conquistata da Gesù e quanto realmente siamo capaci di annunciare la grande gioia del vangelo che è la vera buona notizia. La logica del mondo, spesso, induce a non rendersi conto che ai cristiani è richiesto di essere fedeli come i discepoli rimasti ai piedi della croce e a donarsi nella gioia, sapendo che l’amore di Cristo si è riversato nei cuori. Facendo riferimento al DTC, il vescovo ha sottolineato come nella varietà e nella complessità dei temi affrontati, è rimasto un po’ sullo sfondo l’aspetto centrale della sinodalità intesa come stile del camminare insieme, sul modello della conversa- zione spirituale. Non sono state rese esplicite le modalità per concretizzare davvero la sinodalità e mancano spunti ben definiti per attuarla. Il vescovo ha espresso il desiderio che il cammino sinodale, in futuro, in Diocesi trovi espressione in qualche forma operativa e stabile di sinodalità.

I prossimi passi che la commissione sinodale compirà saranno: rispondere entro il 15 gennaio ai tre interrogativi proposti dalla Segreteria generale per il Sinodo che confluiranno poi nell’assemblea continentale che si terrà dal 5 al 12 febbraio a Praga e poi realizzare una scheda di lavoro per ciascuno dei 4 cantieri individuati dal Sinodo (Strada e villaggio, Ospitalità e casa, Diaconie e formazione spirituale e Comunità pastorale) da consegnare ai referenti del Sinodo dei singoli vicariati in un incontro che si terrà venerdì 20 gennaio nel salone della Caritas di Tortona. In questo modo, anche a livello vicariale, si potrà individuare chiaramente il cantiere sul quale fissare la propria attenzione e proseguire con impegno ed entusiasmo nella sua elaborazione.

Daniela Catalano

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