Voghera Smart: una città per persone disabili
Gli studenti hanno presentato il progetto finanziato dalla Fondazione Comunitaria
VOGHERA – Identificare un percorso accessibile, privo di barriere architettoniche e fruibile a tutti, comprese le persone aventi disabilità. È stato presentato nel comune di Voghera il lavoro svolto dagli studenti dell’Istituto “Maserati Baratta” nell’ambito del progetto “Voghera Smart – Una città che accoglie le persone disabili”. L’obiettivo è stato quello di rilevare il livello di accessibilità di diverse vie del centro storico da parte degli studenti delle classi quarte e quinte, sotto la guida di docenti e ricercatori universitari. Presenti il sindaco Paola Garlaschelli, gli assessori Simona Virgilio, William Tura, Federico Taverna, Maria Cristina Malvicini, il dirigente ai Lavori pubblici Massimiliano Carrapa, il dirigente ai Servizi sociali Domenico Marrapodi, Alessandro Greco dell’Università degli Studi di Pavia, alcuni docenti del “Maserati Baratta” e il presidente di Anmic (Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili di Pavia) Angelo Achilli.
Il progetto finanziato dalla Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia grazie ai fondi territoriali di Fondazione Cariplo, è nato su proposta dell’Anmic, in collaborazione con il Comune di Voghera, l’Unione italiana ciechi e ipovedenti, l’Università degli Studi di Pavia, e gli indirizzi CAT e turistico della sezione “Baratta” dell’Istituto “Maserati”. Durante l’anno scolastico 2021/2022 gli studenti hanno partecipato a degli incontri tenuti dai rappresentanti delle varie associazioni. In occasione di uno di questi incontri, ai ragazzi è stata proposta una simulazione pratica della privazione del senso della vista, e allo stesso tempo di percorrere un tragitto all’interno dell’istituto con l’ausilio di bastoni per ipovedenti. Alcuni studenti hanno anche percorso lo stesso tragitto su una carrozzina. Queste esperienze hanno consentito loro di provare personalmente i disagi e gli ostacoli che le persone con disabilità devono affrontare ogni giorno. Sono stati 34 gli alunni protagonisti, 3 i pomeriggi di rilevazioni in orario extrascolastico, 75 le schede compilate, 4,5 i chilometri di strade urbane rilevate. Sono state studiate le caratteristiche di alcune vie che collegano la stazione ferroviaria a piazza Duomo, misurandone le lunghezze e trascrivendo le osservazioni, ad esempio il materiale e la pendenza della pavimentazione stradale, la presenza o assenza di passaggi coperti, scalini o ostacoli che obbligano i pedoni a spostarsi sulla strada. Al termine degli incontri sono stati elaborati i dati delle schede e sono stati segnati su una mappa queste strade con colori diversi, a seconda della difficoltà più o meno grande che ci vuole per percorrerle. La proposta ulteriore degli studenti è dettata dal fatto che queste informazioni potrebbero essere rese pubbliche tramite un’app per smartphone.
Mattia Tanzi