“Allenati alla pace” per costruire un mondo migliore
Il 5 febbraio all’Oratorio di Arquata Scrivia il secondo pomeriggio diocesano con l’ACR
ARQUATA SCRIVIA – “Allenati alla pace”, è il titolo scelto quest’anno per il Mese della Pace dall’Azione Cattolica.
Non è soltanto uno slogan, ma la consapevolezza che ragazzi, giovani e adulti di A.C. hanno inteso assumersi nel proprio percorso di laici impegnati dentro le comunità, e mai come in questo momento storico, il peso e l’importanza della parola pace si sente davvero tanto. Ecco allora che “Allenati alla Pace” vuole essere un invito e un impegno concreto a vivere la fraternità nei nostri territori, attraverso la maturazione di uno stile che ci distingue. È davvero il momento di “scendere in campo”, mettersi in gioco, fare squadra perché come dice papa Francesco: “Non ci si salva da soli”.
Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano, perché la pace è possibile solo con l’impegno quotidiano di tutti. E questo è quanto è stato vissuto domenica 5 febbraio ad Arquata Scrivia.
L’Azione Cattolica ha coinvolto bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni in un cammino che si è svolto nel mese di gennaio, denominato “Percorso pace”, che ha permesso di lavorare con i gruppi di catechismo e a scuola, con l’ausilio delle insegnanti di religione cattolica e ha avuto il suo momento magico proprio domenica pomeriggio con l’intervento dei responsabili dell’Acr diocesana.
L’obiettivo del “Percorso pace” è stato quello di fornire un aiuto tangibile agli adulti che sono stati chiamati a trattare in maniera pratica, esperienziale, diretta e profonda la tematica attuale e im- portante della pace.
In particolare è emerso che essere “allenati alla pace” significa vivere pienamente, da protagonisti, la vita delle proprie comunità, provando a essere instancabili costruttori di ponti, tessitori di alleanze generative, capaci di rendere fecondo quello stile associativo dell’A.C. che insegna a fare della fraternità e della sinodalità le cifre distintive del modo di essere cristiani nel mondo.
Raffaele Bonaventura