Dalla parte della vita

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di Maria Pia e Gianni Mussini

Anche stavolta la prima domenica di febbraio ci siamo impegnati nella Giornata per la Vita, una scadenza che non perde mai il suo smalto, riguardando le concretissime vite di tanti bambini e tante mamme (e anche di non pochi papà).

Per questo le volontarie e i volontari del CAV (Centro Aiuto Vita) non si stancano mai, ma mantengono sempre lo stesso entusiasmo. Negli inevitabili momenti di delusione o sconforto (il tema non è sempre così popolare) arriva poi una bella notizia, di solito da Laura, campionessa mondiale di aiuto alla vita: «La ragazza camerunense tiene il bambino!»; «Liliana [nome di fantasia] ha mandato al diavolo il partner, che insisteva per l’aborto, e si farà aiutare da noi»… E si potrebbe continuare per centinaia e centinaia di casi.

Uno di quelli più affascinanti, riguarda un “miracolo” del Servo di Dio Giancarlo Bertolotti, il ginecologo scomparso in odore di santità nel 2005, del quale abbiamo già parlato in questa rubrica.

Un giorno arrivano in Consultorio – fondato dal CAV e ad esso attiguo – due bei ragazzi: Rosa, napoletana bionda con gli occhi azzurri; e Michele, lombardo scuro di occhi e capelli (il mondo capovolto). Sono determinatissimi a chiedere l’interruzione di gravidanza perché, ospiti della madre di Michele, non vogliono gravare ulteriormente su di lei. Non sanno che noi esercitiamo il diritto all’obiezione di coscienza. Ignoranza provvidenziale…

Interviene infatti Laura, segretaria del Consultorio e – insieme – storica volontaria CAV. Potrebbe indirizzarli a un’altra struttura, ma un colloquio serio non lo si nega a nessuno e poi un cristiano non può voltarsi dall’altra parte. Farsi prossimo, insegnava il Cardinal Martini: in questo caso Laura si fa prossimo dei due giovani e del piccolissimo concepito che aspettano.

Laura ha l’impressione che siano due bravi ragazzi, ma un po’ immaturi e bamboccioni. La loro è una relazione stabile. E sembra che, sia pure in modo confuso, sentano l’importanza di essere coppia. Laura fa leva proprio su questo, suggerendo che l’aborto non di rado incrina proprio l’armonia di coppia (verità confermata da un’esperienza pluridecennale). E invitandoli ad avere il coraggio di chiedere aiuto.

Ma non c’è nulla da fare. È la ragazza, in particolare, a essere contraria, ripetendo per tre volte un “no” così sonoro da turbare la nostra Laura. Che alla fine li accompagna all’uscita. Nell’anticamera c’è la targa in ricordo di Giancarlo Bertolotti, ispiratore del Consultorio. La vede il ragazzo, che se ne mostra sorpreso. «Lo ha conosciuto?» chiede Laura. «È il ginecologo che mi ha fatto nascere.» Appare insieme contento e turbato.

Se ne vanno. Silenzio per diversi giorni, ma la settimana successiva eccoli ancora in Consultorio, loro due e la madre di Michele, ben lieta di ospitare in casa propria il nipotino…

Capite perché non ci stanchiamo di celebrare la Giornata per la Vita?

cantiamolavita@katamail.com

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