Non dimentichiamo chi è stato colpito dal terremoto
È salito a circa 39.000 il numero dei morti a causa del sisma di magnitudo 7.8 che ha devastato lunedì 6 febbraio la Turchia e la Siria. Un dato in continua evoluzione, destinato ad aumentare.
Confermata intanto la notizia del ritrovamento senza vita della famiglia di tre adulti e tre bambini italiani, di origine siriana, che la Farnesina cercava da lunedì scorso ad Antiochia e si cerca ancora l’imprenditore Angelo Zen.
Anche la Caritas Diocesana di Tortona, tramite Caritas Italia e la “rete” internazionale di carità, ha aderito alla raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal rovinoso sisma. In entrambi i Paesi gli operatori e i volontari di Caritas stanno distribuendo cibo, acqua, coperte, materassi agli sfollati accolti nei diversi Centri e stanno verificando i bisogni e le condizioni di sicurezza per la pianificazione di interventi più organici. Caritas Siria è attiva con operatori e volontari siriani ad Aleppo, Lattakia e Hama, all’interno dei vari Centri che accolgono gli sfollati in scuole, chiese, moschee, palestre o campi spontanei. Particolarmente grave la situazione per i tanti anziani, più vulnerabili al freddo e al disagio, nonché al trauma di aver perso le proprie abitazioni. In Turchia si mantiene un contatto costante con gli operatori di Caritas Italiana presenti a Istanbul in appoggio a Caritas Turchia che opera in continuo raccordo con le autorità locali per l’organizzazione degli aiuti. In questa fase, entrambe le Caritas nazionali di Turchia e Siria hanno espressamente richiesto di non inviare beni materiali dall’estero, a causa dell’impossibilità nella gestione logistica di tali beni. Per le comunità italiane la forma di aiuto più opportuna resta la colletta in denaro.
Nelle prime ore dopo il sisma, la Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500.000 euro dai fondi 8xmille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto. La presidenza della Cei, inoltre, ha indetto una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo (V di Quaresima) come segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite. Le offerte convergeranno nelle aree terremotate tramite la rete delle diverse Caritas nazionali, con cui Caritas Italia – a cui fa riferimento anche l’organismo tortonese – collabora già da tempo.
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite:
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U020 0805 2060 0001 1063 119