Lunghe code agli uffici di Asm. Bollette troppo care
Gli utenti vogliono cambiare fornitore del gas. La Società indice due nuove aperture
VOGHERA – Da alcuni giorni sono segnalate lunghe code agli sportelli di Asm Voghera con ormai centinaia di clienti che vogliono cambiare il contratto di fornitura del gas per cercare di avere bollette più leggere. Per fronteggiare le numerose domande, Asm ha deciso due aperture straordinarie: sabato 25 febbraio e sabato 4 marzo dalle 8.30 alle 12.30, per favorire l’accesso dei clienti che durante la settimana per motivi di lavoro non possono accedervi.
La richiesta più comune è quella che riguarda il cambiamento nel contratto degli indici che stabiliscono il prezzo del gas: il Pfor che calcola il valore in base a medie trimestrali con riferimento al mercato del gas europeo nei Paesi bassi e il Psv che è calcolato in base alle medie giornaliere. A dicembre il primo era a 2,5 euro e il secondo a 1,2 euro per metro cubo, mentre a gennaio entrambi gli indici sono scesi rispettivamente a 1,35 e 0,7. È questa la causa della differenza, anche del doppio, nelle bollette di chi aveva a tempo debito chiesto il cambio di contratto rispetto a chi non l’ha ancora fatto.
L’azienda, in una comunicazione, fa notare che la procedura si può espletare anche online sul sito www.asmvenditaeservizi.it e ritiene “di essere un unicum a livello nazionale e locale, poiché a differenza di altri operatori, anche di dimensioni maggiori o, che interagiscono solo attraverso call center con operatori dislocati in Est Europa, la società vanta uno sportello fisico e un call center con operatori locali”. Asm Vendita e servizi spiega: «Stiamo facendo tutto il possibile per ridurre al minimo i disagi degli utenti».
Il dibattito è acceso anche sul fronte politico e in particolare sono le opposizioni a far sentire la loro voce. Nicola Affronti dell’Udc apprezza «lo sforzo di Asm che cerca di venire incontro alle persone, ma allo stesso tempo servirebbe una gestione diversa e una migliore organizzazione per fronteggiare questi cambiamenti», augurandosi comunque che «la gente mantenga la fornitura con Asm, con tariffe migliori per tutti». Dal Pd interviene Ilaria Balduzzi che ha vissuto in prima persona le code di questi giorni: «Confermo la gentilezza del direttore Azzali con cui ho parlato, ma ho notato una evidente disorganizzazione. Risulta poi inspiegabile come mai già altri vettori a noi vicini, facessero pagare la metà della nostra tariffa». Dice la sua anche Pier Ezio Ghezzi: «Asm Vendita e servizi aveva avvisato a luglio l’utenza sul cambiamento dell’indice per le bollette del gas, poi il Governo ha fermato la possibilità di modifica unilaterale dei contratti, pensando che le aziende locali si sarebbero avvantaggiate, ma non è stato così. Avendo 20 mila contratti per il gas, l’avviso in bolletta non basta e sarebbe stata necessaria una comunicazione più diretta con i cittadini».