“Terre d’Oltrepò”: la lista di Callegari stravince
Dopo le elezioni di martedì, il nuovo Cda della cantina di Broni sarà guidato dall’ex sindaco di Casteggio. Il suo gruppo conquista tutti i 12 consiglieri. Fuori il presidente uscente Bardone
BRONI – Svolta alla cantina “Terre d’Oltrepò” di Broni: la lista guidata dall’ex sindaco di Casteggio Lorenzo Callegari, appoggiata anche da alcuni consiglieri dimissionari, ha stravinto le elezioni di martedì scorso per il rinnovo del consiglio di amministrazione della cooperativa, conquistando tutti i dodici posti disponibili in Cda. Niente da fare, invece, per la lista “Bardone per la continuità”, che faceva riferimento al Cda uscente e che non è riuscita a portare in consiglio nessuno dei suoi candidati: il più votato del suo gruppo è stato il presidente uscente Enrico Bardone, ma non è stato sufficiente.
Nel nuovo Cda entrano Lorenzo Callegari (316 preferenze), Giuditta Brandolini (297), Giulio Romanini (294), Daniele Gabetta (290), Davide Cristina (288), Luigi Musselli (288), Massimo Crevani (284), Alessandro Fiamberti (282), Mario Cocchi (277), Graziano Faravelli (266), Gabriele Faravelli (265), Michele Vitali (244). Del nuovo Cda fa parte anche Alberto Cazzulani, membro di diritto per conto del socio sovventore della cantina Fondosviluppo.
A fronte di questa vittoria schiacciante, è ormai certa la nomina di Callegari a presidente della cantina. L’assemblea si è svolta martedì pomeriggio al teatro “Carbonetti” di Broni: alta l’affluenza, che ha sfiorato l’80%, con 458 soci votanti (su 590 totali) presenti sia fisicamente sia attraverso le deleghe. Prima dell’inizio delle votazioni, i soci hanno confermato all’unanimità l’assetto a 13 membri (12 eletti più 1 di diritto) del consiglio e la determinazione del gettone di presenza a zero euro per i consiglieri per ogni seduta del Cda. Prezzi delle uve, politica commerciale e manutenzioni sono alcuni dei punti principali del programma della nuova dirigenza di “Terre”.
Migliorando l’efficienza del lavoro degli stabilimenti di Broni e Casteggio, secondo i vincitori, si può riportare la media dei prezzi delle uve tra 60 e 80 euro, arrivando addirittura a 150 euro al quintale per le uve di massima qualità lavorate a “La Versa”. Per quanto riguarda la politica commerciale, invece, l’obiettivo è di occuparsi subito della gestione e commercializzazione dei vini in giacenza e della commercializzazione dello sfuso. Inoltre, si vuole riattivare i contatti con la grande distribuzione, concentrando questa attività allo stabilimento di Casteggio grazie ai suoi impianti di imbottigliamento e confezionamento. Infine le manutenzioni: via le coperture in amianto e fotovoltaici più efficienti, ma anche revisione dei progetti dei nuovi depuratori a Broni e Casteggio, coinvolgendo Pavia Acque per contenere le spese di realizzazione degli impianti.
Oliviero Maggi