Broni diventa Comunità energetica
Dal Comune uno strumento per aiutare famiglie e imprese a fronteggiare l’aumento delle bollette
BRONI – Il Comune di Broni guarda alla creazione di una Comunità energetica come modello di sviluppo e risposta a due temi di stringente attualità: il rincaro delle bollette e la riduzione dell’impatto ambientale. A partire dai primi di marzo, infatti, verrà dato il via a una serie di incontri con i cittadini e le società sportive che gestiscono gli impianti municipali (come la palestra di piazza Italia e il campo sportivo) finalizzati a proporre l’adesione al progetto. Saranno, inoltre, coinvolti gli amministratori di condominio e le attività produttive, a partire dal parco logistico, per sondare la disponibilità a dedicare spazi e coperture all’installazione di panelli fotovoltaici.
Proprio in occasione della prima conferenza dei servizi per discutere il progetto di ampliamento delle logistiche in località Cascina Monache, con la realizzazione di tre nuovi capannoni, il Comune di Broni ha chiesto di inserire tra le compensazioni ambientali nuovi impianti di energia rinnovabile a servizio della nascente Comunità.
«Il Comune, nella veste di promotore, metterà a disposizione aree di proprietà pubblica e si occuperà di informare tutti i possibili attori di questo processo di condivisione delle risorse. – spiega il sindaco Antonio Riviezzi – Alcune realtà si sono già dette interessate a partecipare e confidiamo che molte altre possano aderire all’iniziativa, con la quale puntiamo a fronteggiare l’aumento di costo delle forniture di elettricità. Vogliamo dare alle famiglie e alle imprese uno strumento per ottenere maggiore stabilità nelle voci di uscita dedicate all’energia, oltre a diminuire, in linea con le istanze di svolta ambientale, il ricorso alle materie prime fossili». L’obiettivo della Comunità energetica sarà quello di favorire lo sviluppo sostenibile attraverso la collaborazione tra gli aderenti, lo scambio di energia prodotta dagli impianti messi a sistema e la conseguente riduzione della dipendenza dalla rete elettrica nazionale. «Si tratta di una possibilità reale di transizione ecologica – aggiunge il vicesindaco e assessore all’Ambiente, Nicola De Bernardi – perché si andrà a potenziare la quota di energia ottenuta da fonti rinnovabili, facendo leva sulla partecipazione attiva dei cittadini. Dopo la fase propedeutica, candideremo la Comunità energetica a tutti i possibili bandi di finanziamento, da quelli della Regione Lombardia al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L’ufficio tecnico è già al lavoro per impostare tutte le fasi di questo percorso».
Oliviero Maggi