Ricerca di mercato del liceo “Amaldi”

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Gli studenti di Scienze umane hanno intervistato i clienti del Designer Outlet di Serravalle

NOVI LIGURE – Dalle lezioni teoriche alla pratica sul campo: questo hanno fatto gli studenti delle due classi quinte dell’indirizzo di Scienze Umane del liceo “Amaldi” di Novi che hanno realizzato un innovativo progetto sulla sociologia dei consumi e sulla metodologia della ricerca.

A spiegarlo è stato Francesco Di Gregorio, docente di storia e filosofia, che ha accolto l’idea del dirigente scolastico, Michele Maranzana, «il quale desiderava dare una caratterizzazione un po’ particolare al liceo che distinguesse l’“Amaldi” da altri istituti, con la convinzione che l’indirizzo potesse proporre agli studenti lavori particolari che danno senso e significato alla vita scolastica».

Di Gregorio, con la collega Ilaria Piano insegnante di scienze umane, ha pensato a una serie di laboratori che coinvolgessero entrambi le sezioni di scienze umane dalle seconde alle quinte. «Per le classi quinte che hanno fatto la sociologia dei consumi e le metodologie di ricerca, in particolar modo la ‘ricercazione’, – ha spiegato Di Gregorio – abbiamo pensato di far portar sul campo quanto studiano sul piano teorico per poi commentare i risultati delle ricerche svolte. Prima siamo partiti con delle lezioni teoriche che hanno coinvolto anche Sara Balostro, docente come me di storia e filosofia, ed Eleonora Grosso docente di lingua e letteratura inglese. Con il coinvolgimento di due esperti del settore – Lisa Lanzone e Simone Tedeschi – i ragazzi, poi, hanno costruito da zero un questionario per i visitatori del vicino Designer Outlet di Serravalle Scrivia. Poi, dopo aver preso contatto con l’Outlet, nella persona di Linda Forno, referente degli uffici gestionali del centro commerciale, i ragazzi nel mese di gennaio sono fisicamente andati nel Centro per sottoporre la clientela italiana e straniera alle domande».

Una volta ottenuto il campione di analisi, hanno commentato i risultati con il professor Tedeschi e, nei giorni scorsi, hanno proprio incontrato Linda Forno. In questa occasione gli studenti sono stati ampiamente informati sull’Outlet, su come è nato, come si è sviluppato e sulla sua filosofia e hanno anche potuto raffrontare i risultati dei loro questionari con quelli che il Gruppo McArthurGlen propone ai visitatori.

Come ha sottolineato Di Gregorio, le persone alle quali sono state poste le domande si sono dimostrate disponibili a rispondere. L’età media è stata abbastanza giovane, tra i diciotto e i trentacinque anni, spiegabile perché gli intervistatori erano vicini a quella fascia. «Sono stati intervistati anche degli stranieri – ha detto l’insegnante – e le risposte ottenute sono state in seguito tradotte grazie alla professoresso Grosso».

Il progetto si è rivelato molto interessante e utile per comprendere le dinamiche dell’Outlet e le sue significative ricadute sociali.

d.c.

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